Cos’è il Baskin: lo sport inclusivo ispirato al basket

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Baskin: regole, obiettivi e benefici dello sport inclusivo per tutti

Il Baskin è molto più di una variante del basket: è un esempio concreto di sport inclusivo, pensato per coinvolgere attivamente persone con e senza disabilità all’interno della stessa squadra. In questo articolo scoprirai cos’è il Baskin, quali sono le sue regole, gli obiettivi educativi e come si struttura il campo da gioco. Se sei un insegnante di scienze motorie, un educatore o semplicemente appassionato di sport e inclusione, continua a leggere per scoprire tutti i dettagli e gli adattamenti che rendono il Baskin un modello di integrazione attraverso lo sport.

Il Baskin (basket integrato) è uno sport ideato per favorire l’integrazione tra atleti con e senza disabilità, creando una realtà di gioco dove ciascuno può partecipare secondo le proprie abilità. Nasce in Italia nei primi anni 2000 e si configura come uno sport adattato, con regole flessibili, ruoli specifici e strumenti pensati per permettere a tutti di contribuire in modo attivo e significativo all’interno di una squadra.

Sebbene si ispiri alla pallacanestro, il Baskin si distingue per un’organizzazione più inclusiva del gioco, che valorizza le competenze individuali e promuove la cooperazione, la fiducia reciproca e il rispetto delle differenze.

Le regole del Baskin: spazi, strumenti e partecipazione

Il Baskin si gioca all’interno di un campo da basket tradizionale, ma con alcune modifiche significative per rendere il gioco accessibile a tutti. A metà campo, lateralmente, vengono disegnate due aree semicircolari con un raggio di 3 metri: qui sono posizionati canestri laterali più bassi, chiamati anche “canestri bassi”.

Ogni squadra è composta da 12 giocatori, di cui 6 devono essere sempre presenti in campo. Gli atleti indossano pettorine di colori diversi, su cui sono riportati due numeri: il primo indica il ruolo (da 1 a 5), il secondo identifica il giocatore.

Gli adattamenti previsti nel Baskin

Per garantire l’effettiva inclusione e una reale possibilità di gioco per tutti, il Baskin prevede adattamenti su diversi fronti:

  • Strumenti: utilizzo di quattro canestri (due tradizionali e due laterali più bassi), possibilità di utilizzare palloni con peso e dimensioni differenti in base alle necessità;
  • Spazi: creazione di zone protette intorno ai canestri bassi per consentire tiri sicuri e inclusivi;
  • Regole: ogni giocatore ha un ruolo assegnato in base alle proprie abilità (capacità di deambulare, correre, utilizzare le mani, mantenere l’equilibrio…).

Gli obiettivi del Baskin: sport, educazione e inclusione

Il Baskin non è solo un’attività sportiva, ma anche uno strumento educativo estremamente efficace. I suoi obiettivi si dividono in specifici e trasversali, toccando sia l’aspetto tecnico che quello relazionale.

Obiettivi specifici

  • Comprendere e rispettare le regole del gioco;
  • Conoscere i fondamentali tecnici individuali del Baskin;
  • Imparare a decidere quando e come intervenire nelle azioni di gioco;
  • Saper rispettare le funzioni e i limiti del proprio ruolo.

Obiettivi trasversali

  • Fiducia nei compagni: imparare a collaborare in contesti eterogenei;
  • Consapevolezza delle capacità altrui: comprendere come ogni ruolo contribuisce al gioco;
  • Sviluppo dell’autostima: acquisire sicurezza attraverso il successo personale e di squadra;
  • Consapevolezza di sé: imparare a riconoscere i propri limiti e valorizzare le proprie potenzialità.

Perché il Baskin è importante nella scuola e nello sport

Il Baskin rappresenta un esempio virtuoso di didattica inclusiva attraverso il movimento. Per gli insegnanti di educazione fisica e scienze motorie, è uno strumento prezioso per:

  • Promuovere il rispetto reciproco e la collaborazione;
  • Combattere l’emarginazione attraverso il gioco;
  • Valorizzare ogni studente, indipendentemente dalle capacità motorie;
  • Sviluppare competenze trasversali come l’empatia e il senso di responsabilità.

Il momento più educativo, spesso, non è solo quello legato alla prestazione fisica, ma quello in cui i ragazzi imparano insieme le regole, si confrontano sulle strategie e riflettono su come ognuno può contribuire.

Conclusioni

Il Baskin dimostra come lo sport possa essere uno spazio di vera inclusione, dove ogni persona trova il proprio posto e il proprio valore. Inserirlo nei programmi scolastici o nelle attività delle associazioni sportive rappresenta una scelta educativa e sociale fondamentale per costruire una comunità più equa, cooperativa e consapevole.

Riferimenti Bibliografici

  • Bortolotti, A., et al.Lo sport per tutti. L’inclusione scolastica attraverso l’attività motoria. FrancoAngeli – 2017

A cura di
Team Universal Kinesiology

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