Partiamo dalle basi, prima ancora di parlare di Foam Roller passiamo dalla parte noiosa ed interessante dell’anatomia. Quando parliamo del Foam Roller un termine viene in mente prima ancora del suo nome, ovvero: “Rilascio Mio-Fasciale” (termine del quale non mi si trova particolarmente d’accordo).
La fascia (senza dilungarci troppo sull’anatomia) è una struttura di tessuto connettivo derivante dal mesoderma (uno strato intermedio dei foglietti embrionali) suddivisa in 3 strati:
- Fascia Superficiale;
- Fascia Profonda (della quale ci occuperemo in questo articolo);
- Fascia viscerale formato principalmente da Collagene, Elastina, e una combinazione di sostanze gelatinose e acqua indispensabili per la diminuzione e per la scomposizione delle forze che gravano sulla struttura.
Le sue funzioni sono variegate e permettono di capire effettivamente quanto importante sia come struttura. Essa difatti è fondamentale per la formazione tendinea, per il mantenimento posturale, produzione di collagene, mantenimento della temperatura corporea, difesa dalle forze meccaniche esterne. Una sua alterazione dovuta alla presenza di traumi può portare a delle limitazioni della naturale flessibilità di questa struttura.
Da qui possiamo parlare del Foam Roller. Il Foam Roller è un cilindro di gomma o plastica con superfici differenti per modello i cui benefici sono attribuiti al suo nome di strumento atto al Rilascio Auto mio-fasciale dove vengono solitamente elencati una lunga lista di benefici dal suo utilizzo. Questi benefici si riscontrano nel: Miglioramento Posturale, Miglioramento del ROM, Recupero da infortuni, diminuzione della probabilità di infortuni, Diminuzione del Dolore Post Allenamento, Miglioramento della performance atletica e Rilascio Mio-Fasciale.
“Ma Francesco, è davvero possibile ottenere tutti questi miglioramenti?”
Quello che faremo in questo articolo è principalmente parlare della loro capacità di “Rilascio Mio-Fasciale”, per quanto riguarda il miglioramento della prestazione fisica verrà trattato in un altro articolo. Iniziamo con il dire che vi è bisogno di una notevole forza per poter ottenere delle deformazioni al livello della Fascia interessata. Le aderenze possono formarsi come già detto con diversi meccanismi, tra cui deformazioni per traumi da impatto, disidratazione dei tessuti, lesioni, infiammazioni, cicatrizzazioni o malattie. L’utilizzazione del Foam Roller permette una diminuzione di queste rigidità della fascia ma non dovute ad una deformazione o un rilascio della fascia, questo difatti potrebbe essere dovuto non tanto al suo rilascio quanto ad una inibizione dei fattori neurali portando ad una diminuzione della sensazione di durezza della struttura fasciale. L’altra motivazione viene riportata da una perfusione arteriosa aumentata nelle zone trattate dal Foam Roller portando ad un miglioramento vascolare. Questi effetti hanno successivamente riportato una diminuzione del dolore post allenamento così un aumento del ROM post-intervento.
Ma allora questo vuol dire che vi è stata una rimozione delle aderenze? Il rilascio Mio-Fasciale è possibile quindi?
La risposta è “SI ma NO”. Un rilascio mio-fasciale è difatti possibile solo vi si imprime una forza notevole superiore ai limiti fisiologici di diversi operatori. Difatti essi sfrutterebbero la loro massa per imprimere forza e pressione. Questo non è possibile con l’utilizzazione di un Foam Roller differenziandosi sotto molti aspetti meccanici dalla terapia sottoposta da un operatore qualificato nel settore fisioterapico.
Mi stai quindi dicendo che ho appena buttato via i miei soldi?
Così come per una Altitude Training Mask non vi è un errato investimento quanto un errato uso. Un Foam Roller non potrà fornire sicuramente un Rilascio Mio-Fasciale simile a quello proposto da uno specialista del settore fisioterapico ma, permetterà allo stesso tempo una diminuzione del dolore muscolare, una maggiore perfusione sanguigna, una maggiore idratazione dei tessuti e un maggiore ROM.
In conclusione, il Foam Roller non permette un allungamento della fascia né tanto meno una Rilascio Mio-Fasciale, i miglioramenti che sono ritrovabili tramite l’utilizzazione di questo attrezzo sono da ritrovare su fattori differenti quali:
- Neurali;
- Perfusione sanguigna;
- Recettoriali.
Un rilascio Mio-Fasciale è possibile solo se vi sono i presupposti da chi opera la manipolazione e la manovra di rilascio.
Potrei ottenere gli stessi risultati con lo stretching però, e ottenere una manipolazione in palestra?
Potrei darti la risposta in questo momento, ma preferisco aspettare il prossimo articolo sullo stesso argomento ma incentrato sul miglioramento della performance e riduzione del dolore.
Chiudo questo articolo ricordando al lettore di non affidarsi a nessuno che non abbia le qualifiche e le capacità per operare manovre di rilascio Mio-Fasciale e/o manovre di manipolazione, soprattutto se fatte su di una panchetta in sala pesi a pugni chiusi mentre picchietta sulla vostra colonna vertebrale. Oltre che inutile è potenzialmente dannoso tanto quanto pericoloso sul breve e lungo periodo. Stessa cosa per l’utilizzazione del Foam Roller, se utilizzato con parsimonia da chi ne conosce le caratteristiche e le modalità di utilizzo (non il semplice passarci sopra con il corpo) può portare a notevoli benefici, l’utilizzazione errata vi porterà solo ad inutili sprechi di tempo. Non esitare a contattare uno specialista del settore.
A cura di
Dott. Francesco Maruca
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