È iniziata stamani la Plogging Challenge, il primo Mondiale di corsa in montagna, raccogliendo rifiuti, che si svolge in Val Pellice, promossa da Acea Pinerolese Industriale. Una corsa – spiegano gli organizzatori – che coniuga i valori dello sport con la un messaggio concreto di cura per l’ambiente.

Per tutta la giornata Acea ha organizzato laboratori ambientali sul Riribox, van dedicato all’educazione ambientale con giochi interattivi e attività educative, per scuole e pubblico e fornito sacchi per gli atleti che competono. Domani invece si proseguirà con la raccolta differenziata dei rifiuti e in particolare dell’organico, in occasione del Pasta Party presso il Laghetto Nais di Bobbio Pellice, con la premiazione dei vincitori.


Acea Pinerolese ha infatti posizionato tutti i materiali per la raccolta dei rifiuti nelle varie aree della corsa e degli eventi gestendo poi il relativo servizio di raccolta.

Gli atleti sono stati selezionati tramite 5 gare qualificanti:

  • Gran Trail Courmayeur;
  • Tmt;
  • Trail Edf Cenis Tour;
  • Alpe Adria Trail;
  • TorX.

La fase di qualificazione ha consentito di risparmiare finora 89 kg di CO2. Gli atleti hanno infatti raccolto e differenziato oltre 60 kg di rifiuti abbandonati. Agli atleti qualificati, si aggiungono poi una serie di top runner tra cui Silvia Trigueros Garrote, atleta basca, tre volte vincitrice del Tor des Geants, Pablo Criado Toca, già sul podio del Tor des Geants, Marina Plavan, recentissima seconda al massacrante Tor des Glacier, Paolo Bert, vincitore della 100miglia del Monviso, recordman di salita e discesa dal Monviso, Erik Ahlström atleta svedese, noto soprattutto per aver coniato il termine plogging.

Cavallo è stato un pioniere, se non l’inventore, di questo sport. Già nel 2014 aveva dato vita a “Pulisci e corri”, meglio conosciuta come “Keep Clean And Run” un’ultramaratona della durata di una settimana con il duplice obiettivo di promuovere la Giornata europea contro l’abbandono dei rifiuti e spingere le amministrazioni dei Comuni attraversati a dare il proprio contributo per la pulizia del territori.

La parola “plogging” è stata coniata, invece, nel 2016 dall’atleta svedese Erik Ahlström ed è una crasi tra il verbo svedese plocka upp (raccogliere) and jogga (il jogging, la corsa): con l’attribuzione del nome si può dire che questo sport – da qualche anno diffuso in tutto il mondo – è stato istituzionalizzato.

Da oggi a domenica, dunque, i due “padri fondatori” del plogging sono a Torre Pellice e in altri sei paesi delle Valli (Luserna San Giovanni, Lusernetta, Bobbio Pellice, Angrogna, Rorà, Villar Pellice) per una tre giorni di sport ed eventi collaterali orientati alla sostenibilità ambientale. 

A cura di
Redazione  

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