Assi e piani anatomici: definizione e movimenti del corpo umano

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Guida completa ad assi e piani anatomici: definizioni, esempi pratici e applicazioni nelle scienze motorie

Conoscere gli assi e i piani anatomici del corpo umano è fondamentale per chi studia scienze motorie, anatomia e fisiologia, ma anche per chi pratica sport o lavora nel settore del movimento. Questi concetti, spesso spiegati con termini tecnici, aiutano a comprendere come avvengono i movimenti, quali direzioni seguono e come vengono descritti in modo universale da medici, fisioterapisti e preparatori atletici. In questo articolo analizzeremo in modo semplice e approfondito cosa sono gli assi e i piani anatomici, la posizione anatomica di riferimento e le principali direzioni di movimento.

Assi e piani anatomici: guida completa per comprendere il movimento del corpo umano

Gli assi e i piani anatomici sono strumenti fondamentali per descrivere in modo oggettivo e preciso i movimenti del corpo. Si tratta di linee e superfici immaginarie che attraversano l’organismo, utilizzate per spiegare le direzioni e le modalità con cui avviene ogni gesto motorio.

Un esempio utile per comprenderli è quello della porta: la porta si muove in un piano attorno a un asse che funge da cardine. Allo stesso modo, il corpo umano compie i propri movimenti in piani specifici attorno a determinati assi.

Gli assi anatomici

Gli assi sono linee immaginarie che rappresentano i perni attorno ai quali avvengono le rotazioni. I tre principali sono:

  • Asse longitudinale (o verticale): passa dall’alto verso il basso ed è perpendicolare alla base di appoggio quando il corpo si trova in posizione eretta.
  • Asse trasversale (o orizzontale): si estende da sinistra a destra ed è perpendicolare all’asse longitudinale.
  • Asse sagittale (antero-posteriore): attraversa il corpo dalla parte posteriore a quella anteriore, risultando perpendicolare agli altri due assi.

I piani anatomici

I piani anatomici sono superfici immaginarie che dividono il corpo in porzioni e permettono di descrivere i movimenti in maniera standardizzata. Anche se teoricamente sono quattro, di solito se ne considerano tre principali:

  • Piano mediano (o sagittale mediano): è un piano verticale che attraversa il centro del corpo, dividendolo in due metà simmetriche (destra e sinistra). Tutti i piani paralleli a questo prendono il nome di piani sagittali.
  • Piano frontale (o coronale): è un piano verticale parallelo alla fronte, che divide il corpo in parte anteriore e posteriore. È perpendicolare al piano sagittale.
  • Piano trasversale (o orizzontale): è un piano che divide il corpo in una metà superiore e una inferiore. In posizione eretta si presenta orizzontale ed è perpendicolare sia al piano frontale che a quello sagittale.

La posizione anatomica di riferimento

Per descrivere correttamente qualsiasi movimento o parte del corpo, è indispensabile avere una posizione di riferimento universale, chiamata posizione anatomica. Una persona in posizione anatomica si presenta: in piedi ed eretta con lo sguardo e la testa rivolti in avanti le braccia distese lungo i fianchi, con i palmi delle mani rivolti in avanti, le dita estese e i piedi rivolti frontalmente e poggiati al suolo.

Tutti i termini come anteriore, posteriore, mediale, laterale, abduzione o adduzione si riferiscono sempre a questa posizione standard.

Le direzioni di movimento

Grazie a piani e assi anatomici è possibile classificare e descrivere i movimenti principali delle articolazioni:

  • Flessione: riduzione dell’angolo tra due segmenti corporei.
  • Estensione: aumento dell’angolo fino a riportare i segmenti sullo stesso piano.
  • Abduzione: allontanamento di un arto dal piano mediano del corpo.
  • Adduzione: avvicinamento di un arto al piano mediano.
  • Rotazione: movimento attorno all’asse principale del segmento.
  • Circonduzione: movimento complesso in cui un arto descrive un cono, combinando flessione, estensione, abduzione e adduzione.

Conclusione

La comprensione degli assi e piani anatomici non è un mero esercizio teorico, ma una competenza indispensabile per descrivere in modo universale i movimenti del corpo umano. Questi concetti sono alla base della biomeccanica, della chinesiologia e della pratica clinica. Per studenti di scienze motorie, fisioterapisti e professionisti dello sport, rappresentano le fondamenta su cui costruire l’analisi del movimento, la prevenzione degli infortuni e la progettazione di programmi di allenamento efficaci.

Riferimenti Bibliografici

  • Martini FH, et al. – Anatomia umana – 2020
  • Netter FH. – Atlante di anatomia umana – 2021
  • Tortora GJ, et al – Principi di anatomia e fisiologia – 2019

A cura di
Dott.ssa Marta Doria

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