Si preannuncia una settimana calda sul doppio fronte delle Procure che indagano sul caso tamponi. Quella federale si concentra sulla verifica della corretta attuazione del protocollo anti-Covid, sembra intenzionata a prolungare l’inchiesta per tutto novembre, in questo caso la decisione (deferimento o archiviazione) potrebbe arrivare entro metà dicembre.

Lotito è stato interrogato a Formello durante il blitz degli 007 federali avvenuto il 31 ottobre, prima di Torino-Lazio (3-4). Da allora ne sono successe di cose, sono stati interrogati anche il dottor Pulcini (responsabile sanitario) e il dottor Rodia (coordinatore dello staff medico). Sono arrivate le prime conferme: il procuratore Chinè nei prossimi giorni ascolterà alcuni giocatori della Lazio, tra questi Immobile.
Si tratta di un atto dovuto per verificare anche attraverso la squadra il modo in cui sono stati gestiti i singoli casi e gli isolamenti.


Un eventuale deferimento del club non escluderebbe i giocatori

Il deferimento della Lazio non escluderebbe una responsabilità individuale dei giocatori che si sottopongono ai tamponi sotto la regia della società: sono tenuti a conoscere e rispettare le norme un po’ come accade in tema di doping.

La Procura federale si sta concentrando sulle presunte mancate comunicazioni della Lazio all’ASL dopo i primi casi Covid. Inizialmente sarebbero avvenute telefonicamente, via mail soltanto da venerdì 6 novembre, dopo le positività accertate dal Biocampus (la società si difende assicurando di avere a disposizione mail inviate già nella settimana di Bruges-Lazio, si è giocata il 28 ottobre).

Sotto indagine c’è la mancata bolla, ossia il comportamento del club dopo le positività UEFA pre-Zenit: Immobile, Leiva e Strakosha parteciparono all’allenamento di martedì 3 novembre. Per la Lazio erano negativi (da responso del laboratorio di riferimento per il campionato). Per l’UEFA no. La difesa del club: gli esiti di Nyon arrivarono mentre l’allenamento era in corso. Ma la presenza di Immobile tra le riserve aveva sollevato dubbi sulla sua disponibilità.

Passaggio cruciale in arrivo agli inquirenti

Non si indaga soltanto sull’esecuzione e l’elaborazione dei test svolti da maggio ad oggi: è preannunciabile una settimana calda perché si attende la consegna in Procura della relazione tecnico- scientifica della dottoressa Maria Landi.

Ha riprocessato i 95 tamponi effettuati alla vigilia di Lazio-Juve e i 7 che la Futura Diagnostica aveva fatto processare al laboratorio MeriGen di Napoli sabato 7 novembre, dopo che il Campus Biomedico di Roma aveva certificato la positivitĂ  di Immobile, Leiva e Strakosha.

A cura di
Redazione

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