Attività fisica per anziani con patologie croniche: benefici

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Attività fisica per anziani con patologie croniche: esercizi, benefici e importanza della danza

L’attività fisica per anziani con patologie croniche o neurodegenerative è fondamentale per migliorare la qualità della vita, mantenere l’autonomia funzionale e stimolare le funzioni cognitive. Scopri gli esercizi più efficaci, l’importanza della danza e come supportare i tuoi cari con attività sicure e personalizzate.

Nel contesto delle patologie croniche o neuro-degenerative, ciò che accomuna le varie condizioni, pur nella loro diversità di cause, sintomi e decorso, è la perdita parziale o totale della capacità di compiere semplici azioni quotidiane. Non poter più afferrare un oggetto da uno scaffale, alzarsi in autonomia dalla sedia o camminare senza timore di cadere sono situazioni che compromettono la dignità e l’autonomia della persona.

Per queste ragioni, è essenziale preservare e promuovere la mobilità dell’apparato locomotore. Mantenere attive le capacità motorie non significa solo rallentare il declino fisico, ma anche offrire un’opportunità concreta di riappropriarsi delle proprie abilità, riducendo il senso di impotenza e isolamento che spesso accompagna l’età avanzata.

Attività fisica dolce ma funzionale: quali esercizi scegliere?

Le attività più indicate per gli anziani fragili sono quelle a basso impatto, eseguite in ambiente sicuro e preferibilmente in compagnia. Si tratta principalmente di esercizi aerobici leggeri, a cui affiancare movimenti per il rafforzamento muscolare, la resistenza e la mobilità articolare. L’obiettivo non è la performance atletica, ma il recupero di gesti fondamentali per la vita quotidiana.

Esempi di esercizi efficaci includono:

  • Alzarsi e sedersi da sedie di diversa altezza;
  • Afferrare oggetti in alto o lateralmente;
  • Coinvolgere attivamente gli arti inferiori per sollevarsi e spostarsi;
  • Potenziare la presa delle mani e la coordinazione fine;
  • Stimolare l’equilibrio per prevenire le cadute;
  • Affrontare piccoli sforzi simulando azioni domestiche reali;
  • Esercitare la respirazione e il rilassamento muscolare;
  • Lavorare sull’autocontrollo del dolore cronico e sulla percezione corporea.

Questi movimenti diventano modelli motori che aiutano a riabilitare funzioni perse e a conservare l’indipendenza più a lungo possibile.

Allenare corpo e mente: il doppio binario dell’intervento

Nei pazienti affetti da patologie neurodegenerative (come l’Alzheimer o il Parkinson), l’intervento deve estendersi anche alle funzioni cognitive. L’attività motoria può essere abbinata a semplici esercitazioni mentali, giochi di memoria, esercizi di attenzione e compiti di problem solving. Il movimento, se ben guidato, stimola il sistema nervoso centrale e rinforza le connessioni neurali, aiutando la mente a restare attiva.

Il potere terapeutico della danza sportiva

Tra le proposte motorie più efficaci e coinvolgenti per gli anziani, spicca la danza sportiva, un’attività ludico-motoria che stimola in modo completo il corpo e la mente. Ballare aiuta a migliorare l’equilibrio, la coordinazione e la memoria motoria, ma soprattutto genera emozioni positive e offre l’occasione di socializzare, riducendo la solitudine e promuovendo il benessere psicologico.

La danza diventa così una medicina dolce, che unisce la prevenzione alla gioia di vivere, facendo leva sull’aspetto relazionale e sulla musica per aumentare l’adesione all’attività fisica.

Un messaggio per le famiglie

Il messaggio è chiaro: non lasciamo soli i nostri anziani. Il movimento è vita, ed è un diritto che deve essere garantito anche in presenza di fragilità. Aiutiamoli a sentirsi ancora capaci, utili e parte attiva della comunità, offrendo loro occasioni per muoversi, ridere, respirare e condividere. Non serve una palestra, basta un luogo sicuro, una guida competente e la presenza affettuosa di qualcuno che crede in loro.

Riferimenti Bibliografici

  • American College of Sports MedicineExercise and Physical Activity for Older Adults – 2019

A cura di
Dott.ssa Michela Quatrini

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