Nel 1926, Ewa Sucharewa, fornì la prima descrizione sulla Sindrome di Asperger. Nel 1944, a Berlino è stata descritta da Hans Asperger nel saggio scritto in lingua tedesca: gli “psicopatici autistici” in età infantile. Nel 1981 fu per la prima volta riconosciuta come sindrome di Asperger, coniato da Lorna Wing in una rivista di medicina psicologica. Wing diede il nome di Asperger alla sindrome in onore di Hans Asperger.
Il DSM_IV definisce la sindrome di Asperger come un disturbo con difficoltà su vari fronti: interazione sociale, affettiva e di comunicazione.
L’aspetto differenziale più importante del disturbo è la prolissità. Infatti, le conversazioni, spesso unilaterali, sono caratterizzate da un modo di parlare interminabile. I bambini, con sindrome di Asperger, mostrano spesso un senso di insensibilità, di formalità o di indifferenza nei confronti dell’espressione emozionale dell’altra persona, spesso cercano di prendere contatto con altri bambini abbracciandoli o gridando per poi restare perplesso di fronte alle loro risposte.
Caratteristica che li contraddistingue è la goffaggine motoria. Si hanno ritardi nell’acquisizione di abilità motorie (ad esempio deficit dell’abilità nel prendere, lanciare e calciare la palla). Gli individui sono visibilmente impacciati e caratterizzati da un’andatura rigida, hanno deficit nella coordinazione oculo-motoria e posture inadeguate.

Come si può intervenire?
L’attività motoria costituisce una componente essenziale dello sviluppo infantile, in quanto, oltre a migliorare i processi biologici e a favorire la funzionalità di tutti gli apparati, rappresenta uno strumento di conoscenza e comunicazione e permette di migliorare le capacità attentive, controllo di comportamenti inappropriati, sonno e alimentazione.
La strutturazione dello spazio deve essere flessibile e costruita in funzione dei bisogni e del livello di sviluppo del singolo bambino. Riduce il “bombardamento sensoriale” e quindi l’ansia e i problemi comportamentali (stereotipie e manierismi motori).


Esempi educativi:
Educazione della mano

  • Esercizi di scrittura;
  • Esercizi di rilassamento segmentario;
  • Esercizi di indipendenza destra sinistra;
  • Esercizi di indipendenza funzionale, delle dita;
  • Esercizi di controllo della pressione;
  • Esercizi di prensione, coordinazione e precisione.

Educazione posturale

  • Educazione della respirazione;
  • Trasferimento dello schema di atteggiamento in situazioni dinamiche;
  • Esercizi di indipendenza dell’arto superiore;
  • Arrampicate e salti.

Educazione senso-percettiva
È importante variare con colori e suoni.
Si possono usare palloni di diverse dimensioni, vivacemente e variamente colorati e associare i colori ai diversi esercizi di lancio, di destrezza, di organizzazione dello spazio, come pure gli spostamenti. Per esempio: palle sparse e radunare nello stesso posto le palle di un determinato colore.

Suoni
L’Asperger vive in una gabbia di vetro infrangibile (egli non può né uscire e nessuno può entrarvi).
Suono e identificazione sono la base per un processo di apertura comunicativa che conduce a mimare situazioni con il ritmo e l’espressione verbale.

Il gioco è la forma privilegiata dell’attività motoria. È attraverso il gioco che il bambino si esprime al meglio, intesa come quell’attività che si esercita o si esegue solo in vista di sé stessa e non per il fine a cui tende o per il risultato che produce. La palestra è un luogo educativo, contenitore di sperimentazione, movimento, sicurezza e integrazione.


Una valida cooterapia è la pet therapy i cui obiettivi sono, migliorare alcune capacità mentali, mnestiche e relative al pensiero induttivo, permette il rilassamento corporeo, il controllo dell’iperattività e l’acquisizione di regole. L’elemento fondamentale del rapporto uomo/animale è dato dal contatto fisico. La sensazione tattile conduce alla coscienza della propria corporeità e alla formulazione di un’identità personale e psicologica.

È indispensabile promuovere la partecipazione ad esperienze motivanti e significative dotate di chiarezza che restituiscano al soggetto la percezione di un mondo pieno di significati, prevedibile, chiaro, fatto di rapporti causali e, il più possibile condivisibile con le persone che lo circondano. Una risposta positiva è rappresentata dall’intervento e dall’impegno con cui attività motoria e dog therapy operano per favorire lo sviluppo e l’inclusione delle persone con sindrome di Asperger.

A cura di
Dott.ssa Marta Doria e Dott. Gianmaria Celia

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