Sovrappeso: quali sono i rischi per l’apparato locomotore?

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Grasso corporeo e sovrappeso: cause, rischi per le articolazioni e come prevenirli

Il grasso corporeo svolge un ruolo fondamentale per la salute, ma quando la sua percentuale supera determinati valori può trasformarsi in un serio rischio per l’organismo. L’obesità e il sovrappeso, infatti, non influiscono solo sul metabolismo e sul sistema cardiovascolare, ma hanno un impatto diretto anche sull’apparato locomotore, causando artrosi, alterazioni posturali e degenerazioni articolari. In questo articolo analizzeremo la distinzione tra grasso essenziale e di deposito, le conseguenze di un eccesso di massa grassa e i principali danni articolari legati al sovrappeso, con un focus su colonna vertebrale, anca, ginocchio e piede.

Sovrappeso e obesità: effetti sul grasso corporeo e conseguenze sull’apparato locomotore

Un corpo in salute necessita di una certa percentuale di grasso corporeo, indispensabile per il corretto funzionamento del sistema ormonale, riproduttivo e immunitario. È importante distinguere tra grasso essenziale e grasso di deposito. Il primo ha una funzione vitale, poiché fornisce energia agli organi e ne sostiene le funzioni. Il secondo, invece, se presente in eccesso, affatica gli organi interni e diventa una delle principali cause di sovrappeso e obesità.

Per mantenere uno stato di salute ottimale, la percentuale di grasso corporeo dovrebbe essere intorno al 15% negli uomini e al 24% nelle donne. Quando questi valori vengono superati, si entra in una condizione di sovrappeso o obesità. Secondo l’indice di massa corporea (BMI), un soggetto è considerato sovrappeso quando supera il valore di 25 e obeso quando oltrepassa 30. Tuttavia, ancora più rilevante del BMI è la percentuale di massa grassa: se essa supera il 25% del peso corporeo, i rischi per la salute aumentano sensibilmente.

Le cause dell’accumulo di grasso

L’obesità non è semplicemente il risultato di un’alimentazione eccessiva, ma una condizione multifattoriale determinata da componenti genetiche, metaboliche, culturali, psicologiche e ambientali. Molte persone tendono a introdurre più calorie di quelle necessarie, ma il problema risiede anche nella gestione di queste calorie da parte dell’organismo. Spesso l’inattività fisica amplifica il fenomeno: le calorie assunte non vengono consumate e si trasformano in adipe. In altri casi, anche a parità di calorie introdotte, l’organismo delle persone obese presenta un metabolismo alterato che favorisce l’accumulo di grasso.

Sovrappeso e salute: i rischi per l’apparato locomotore

Oltre ai rischi cardiovascolari e metabolici, il sovrappeso colpisce direttamente l’apparato locomotore, composto da ossa, muscoli, articolazioni, tendini e cartilagini. Portare un peso eccessivo per un periodo prolungato sottopone queste strutture a uno stress costante che ne accelera l’usura.

Colonna vertebrale e iperlordosi

La colonna vertebrale è costituita da curve fisiologiche che permettono di ammortizzare le sollecitazioni quotidiane. Nei soggetti obesi, l’accumulo di grasso addominale accentua la lordosi lombare, portando a iperlordosi. Questa condizione altera l’assetto posturale globale, aumenta il rischio di ernie e protrusioni discali e causa dolori cronici.

Anca e coxartrosi

L’anca (articolazione coxofemorale) è uno dei punti più sollecitati dal peso corporeo. L’eccesso di carico può portare a coxartrosi, una forma di artrosi caratterizzata dalla degenerazione della cartilagine articolare. Con il tempo, la cartilagine si consuma e la testa del femore entra in diretto contatto con l’acetabolo, causando dolore inguinale e rigidità nei movimenti.

Ginocchio e gonartrosi

Il ginocchio è un’altra articolazione molto vulnerabile. Nei soggetti sovrappeso è frequente la comparsa di gonartrosi, con deterioramento cartilagineo che porta al contatto diretto tra femore e tibia. Questa condizione provoca dolore, rigidità e deformazioni posturali, come il valgismo delle ginocchia (gambe a “X”), che altera ulteriormente la distribuzione del carico.

Piede piatto e alterazioni posturali

La caviglia e il piede rappresentano le strutture che sopportano maggiormente il peso corporeo. Nei soggetti obesi, il calcagno tende a ruotare verso l’interno (valgismo), portando alla pronazione dell’avampiede e al collasso della volta plantare, con conseguente piede piatto. Questo squilibrio si ripercuote su tutta la catena posturale, causando dolori a ginocchia, bacino e colonna vertebrale.

Perdita di peso e prevenzione dei danni articolari

La perdita di peso rappresenta uno dei rimedi più efficaci per ridurre il carico e prevenire danni articolari e posturali. Un minore peso corporeo diminuisce lo stress sulle articolazioni, rallenta i processi degenerativi e migliora la qualità della vita. L’associazione tra attività fisica regolare e una corretta alimentazione è la strategia più efficace per contrastare il sovrappeso e tutelare la salute del sistema muscolo-scheletrico.

Conclusione

Il grasso corporeo è indispensabile per la sopravvivenza, ma il suo eccesso rappresenta un nemico per la salute. I danni articolari legati al sovrappeso dimostrano come il benessere del nostro apparato locomotore sia strettamente legato al peso corporeo. Imparare a prendersi cura del proprio corpo attraverso uno stile di vita sano, fatto di movimento e alimentazione equilibrata, non è soltanto una scelta estetica, ma un investimento per la propria salute presente e futura.

Riferimenti Bibliografici

  • De Lorenzo, A.Obesità e sindrome metabolica – 2019
  • Maffeis, C.Obesità in età evolutiva: aspetti clinici e terapeutici. Il Pensiero Scientifico Editore – 2018

A cura di
Dott.ssa Manuela Vattimo

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