Gioco sportivo adattato: “Pallamano seduta”

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Cos’è la pallamano seduta, come si gioca e perché è uno sport adattato inclusivo

La pallamano seduta è uno dei giochi sportivi adattati più utilizzati nelle scuole e nei contesti di educazione motoria inclusiva. Nasce come variante della pallamano tradizionale ed è pensata per favorire la partecipazione attiva di tutti, compresi bambini e ragazzi con disabilità motorie. Questo sport adattato non solo promuove l’inclusione, ma sviluppa anche abilità motorie, coordinative e relazionali, rendendolo uno strumento educativo prezioso all’interno delle attività scolastiche e associative.

La pallamano seduta rappresenta un’attività ludico-sportiva inclusiva che si ispira alle regole della pallamano tradizionale. L’obiettivo principale resta quello di segnare un gol nella porta avversaria lanciando la palla con una mano, ma le modalità di movimento e di gioco sono adattate per garantire la partecipazione di tutti.

A differenza della pallamano classica, i giocatori non possono muoversi liberamente in piedi: devono spostarsi mantenendo almeno tre arti a contatto con il suolo, quindi rimanendo in quadrupedia. Questo adattamento riduce la velocità di gioco e crea condizioni più equilibrate, favorendo il coinvolgimento anche di chi presenta disabilità motorie.

La palla utilizzata è leggera, solitamente una palla da ginnastica o da mini-handball. Non deve essere troppo grande, per facilitare la presa e il lancio con una sola mano e per evitare rischi in caso di impatto con il corpo o il viso dei giocatori. Il portiere, a differenza degli altri partecipanti, deve restare sempre in ginocchio e non può alzarsi in piedi, mantenendo così la coerenza con lo spirito del gioco adattato.

Regole principali della pallamano seduta

Il regolamento della pallamano seduta è stato semplificato e adattato per rendere il gioco accessibile e inclusivo:

  • I giocatori non possono spostarsi tenendo la palla in mano e possono trattenerla al massimo per 5 secondi;
  • Non è consentito toccare direttamente gli avversari o strappare loro la palla di mano. È però permesso intercettare il pallone quando è in movimento;
  • Ogni squadra deve costruire l’azione attraverso passaggi rapidi: prima di effettuare un tiro in porta, la palla deve essere toccata da almeno tre giocatori;
  • Se il pallone esce lateralmente, il gioco riprende con una rimessa laterale; se oltrepassa la linea di fondo, la rimessa è affidata al portiere.

La durata di una partita può variare a seconda del contesto, ma generalmente viene suddivisa in 4 tempi da 10 minuti ciascuno, con cambio di campo per garantire equità.

Le dimensioni del campo non sono fisse: possono essere adattate in base al numero dei partecipanti. Con un gruppo ridotto si può utilizzare anche solo metà campo. Le porte possono essere realizzate in maniera semplice, ad esempio con due materassi da 2×1 metri, delimitando un’area di porta di 4 metri sulla linea di fondo e 2 metri verso il centro.

Valore educativo e inclusivo della pallamano seduta

Oltre all’aspetto ludico e motorio, la pallamano seduta riveste una forte valenza educativa. Questo gioco favorisce la cooperazione, la socializzazione e il rispetto delle regole, elementi fondamentali per la crescita armonica del bambino. Inoltre, grazie al suo carattere inclusivo, consente di abbattere barriere e stereotipi, permettendo a studenti con e senza disabilità di condividere la stessa esperienza sportiva.

Dal punto di vista motorio, il gioco stimola la coordinazione oculo-manuale, la capacità di anticipazione, l’equilibrio e la forza degli arti superiori. Sul piano cognitivo, sviluppa attenzione, prontezza decisionale e strategia di gioco, mentre sul piano emotivo aiuta a migliorare l’autostima e il senso di appartenenza al gruppo.

In ambito scolastico e associativo, la pallamano seduta è spesso proposta non solo come attività ricreativa, ma anche come strumento di educazione inclusiva, in linea con i principi della didattica adattata e con le linee guida sull’attività fisica per le persone con disabilità.

Conclusione

La pallamano seduta dimostra come lo sport possa essere un terreno fertile per l’inclusione, l’educazione e la crescita personale. Adattando poche regole e utilizzando materiali semplici, è possibile trasformare un gioco tradizionale in un’attività capace di coinvolgere tutti, indipendentemente dalle abilità fisiche. Per questo motivo è una delle pratiche più diffuse nell’ambito dell’educazione motoria inclusiva e rappresenta un modello virtuoso di come lo sport possa diventare un linguaggio universale di partecipazione e condivisione.

Riferimenti Bibliografici

  • Franchi, A.Attività Fisiche Adattate. La ginnastica nelle disabilità. Edizioni Libreria dello Sport – 2010
  • Rocco, G.Lo sport come inclusione: pratiche e prospettive – 2018

A cura di
Team Universal Kinesiology

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