La ritenzione idrica è un disturbo molto diffuso, che riguarda soprattutto le donne. Si tratta di un’evenienza che viene vista soprattutto come un cruccio estetico. Essenziale, però, è andare oltre a questo aspetto e indagare bene la propria condizione di salute nel momento in cui si presenta.
In alcuni casi, infatti, la ritenzione idrica è spia di disfunzioni importanti a livello di organi come i reni.
Questa condizione, annoverabile tra i principali fattori di rischio della cellulite – se ti interessa approfondire le sue peculiaritĂ , sul sito ufficiale di Dr Max puoi scoprire tutto sulla cellulite e i suoi rimedi – è per fortuna quasi sempre frutto di criticitĂ legate allo stile di vita.
Ciò vuol dire che, con impegno e con l’eventuale aiuto da parte di professionisti qualificati, è possibile correggere il tiro e risolvere il problema.
Per riuscirci, però, è cruciale capire cosa lo caratterizza di preciso e le cause. Vediamole nelle prossime righe!
Cos’è di preciso la ritenzione idrica?
La ritenzione idrica è la tendenza, da parte dell’organismo, a trattenere una quantità di liquidi importante. Nella maggior parte dei casi, i ristagni si concretizzano nelle zone dove è più frequente l’insorgenza di accumuli adiposi (parliamo quindi di cosce, pancia, glutei).
Il principale segnale di insorgenza della ritenzione idrica è l’edema, ossia un gonfiore anomalo, causato appunto dall’eccessivo accumulo di liquidi, che riguarda quasi sempre gli arti inferiori ma che può colpire anche le mani.
Esiste anche un semplice check casalingo utile a capire se si soffre di ritenzione idrica. Cosa prevede? Il fatto di premere sulla coscia, per qualche secondo, con l’aiuto del pollice.
Se, una volta tolto il dito, l’impronta di quest’ultimo risulta chiara e visibile, vuol dire che c’è una situazione di anomalo accumulo di liquidi.
Come risolvere il problema della ritenzione idrica
Prima di entrare nel vivo dei consigli su come risolvere il problema della ritenzione idrica, è il caso di smentire un luogo comune molto diffuso che la riguarda.
La ritenzione idrica non è causa di aumento del peso. Gli accumuli di liquidi hanno un ruolo marginale nell’incremento dei numeri sulla bilancia.
Quello che invece si concretizza è un generale rallentamento della diuresi a seguito dell’acquisizione di peso, con conseguente insorgenza di ritenzione idrica.
Risulta quindi vero esattamente il contrario di quanto si dice quando si parla della problematica oggetto di questo articolo.
Detto questo, possiamo entrare nel vivo dei principali rimedi, rammentando il loro riguardare soprattutto la correzione dello stile di vita (si ragiona così dopo una diagnosi di esclusione di patologie gravi).
La principale alleata contro la ritenzione idrica è l’attività fisica. Se si mantiene la giusta costanza, anche una passeggiata a passo sostenuto può aiutare a migliorare la qualità del microcircolo.
Da evitare, invece, sono le discipline che, come la corsa, prevedono un impatto forte del piede sul terreno. Concentrarsi su queste ultime è rischioso soprattutto quando si ha a che fare con problematiche come l’insufficienza venosa.
Davanti a questa evenienza – che può essere provocata da diversi fattori, tra cui le alterazioni posturali – può rivelarsi decisiva l’integrazione con semplici esercizi di mobilizzazione delle caviglie.
Cosa mangiare?
Cosa è meglio mangiare per risolvere e prevenire la ritenzione idrica? Premettendo l’importanza di rivolgersi a un nutrizionista qualificato per farsi stilare un piano alimentare personalizzato, ricordiamo l’esistenza di alcuni consigli validi a livello generale.
Tra questi rientra il fatto di portare in tavola cibi ricchi di potassio, che contribuiscono alla riduzione della ritenzione idrica – ovviamente bisogna associare uno stile di vita generale sano, con attenzione all’attivitĂ fisica e addio ad abitudini poco sane come il fumo – in virtĂą della capacitĂ di bilanciare i livelli di sodio nell’organismo.
Tra gli alimenti in questione è possibile citare l’avocado, le banane, le patate dolci.
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