Un numero anomalo di richieste, provenienti anche da soggetti che non risultavano in precedenza impiegati in ambito sportivo, ha indotto la Guardia di Finanza ad avviare accertamenti approfonditi sulle domande per il bonus ai collaboratori sportivi.

Come primo atto dell’indagine, è stata chiesta tutta la documentazione relativa alle domande presentate dai richiedenti e Sport e Salute ha messo a disposizione tutto il materiale raccolto. L’attenzione della Fiamme Gialle si starebbe concentrando in particolare sulle nuove domande per il bonus di novembre (esteso a dicembre), in considerazione del numero molto elevato di richieste (oltre 50 mila), la maggior parte delle quali avanzate da persone che non risulterebbero aver mai lavorato in precedenza in ambito sportivo né nel 2020 né nel 2019. Sport e Salute ha comunque fornito il materiale relativo a tutti i beneficiari, che sono al momento circa 117 mila e hanno ricevuto da marzo oltre mezzo miliardo complessivo, e anche a coloro le cui domande sono ancora “sotto esame”.


Sport e Salute, oltre ad erogare materialmente i bonifici ai beneficiari, si è occupata e si occupa della raccolta, gestione e del controllo delle domande, che a volte, anche a fini antifrode, richiede tempo. La società sottolinea che, per non far mancare il sostegno al sistema sportivo, le domande prive di errori e con documentazione completa sono state ammesse subito al pagamento, avvenuto rispettando i termini previsti e spesso in anticipo. Per le fattispecie Inps, ovvero richiedenti che avevano fatto domanda di ristoro anche all’Istituto nazionale di previdenza, Sport e Salute, prima di procedere al pagamento, ha chiesto un parere all’Avvocatura dello Stato. Per altri casi, vengono richieste a ciascun richiedente le integrazioni dovute.

“C’è l’obbligo di verificare la veridicità dei dati dichiarati”, ha ricordato oggi il ministro per le Politiche giovanili e lo Sport, Vincenzo Spadafora, rispondendo su Facebook. “Sport e Salute – ha dichiarato Spadafora – avrebbe dovuto garantire maggiore efficienza ed organizzazione, ma va anche detto che non si è trattato di un lavoro semplice. Ma ora l’importante è risolvere i problemi, superare l’impasse nella quale la società oggettivamente si trova, dimostrare di essere in grado di espletare i necessari controlli”, ha concluso il ministro.

FONTE: Rai News

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Redazione

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