Quattro mesi di sospensione dei versamenti fiscali per le società sportive dilettantistiche e professionistiche. È l’emendamento presentato dal Partito Democratico, sul quale ci sarebbe la copertura del governo, che rappresenta il cuore del pacchetto di misure proposte in queste ore dal partito di Nicola Zingaretti.
L’emendamento riguarda tutto il mondo dello sport, compresi i vertici professionistici e in particolare la Serie A, che aveva ripetutamente chiesto nelle ultime settimane una iniziativa per andare incontro alla crisi economica drammatica amplificata dall’emergenza Covid.

Tra i primi a dichiarare la propria soddisfazione il presidente della Figc Gabriele Gravina: “Si tratta di una notizia di grande concretezza e un atto dal rilevante significato politico. Desidero ringraziare il Governo perché accoglie le istanze presentate dalla Federazione, garantendo un aiuto concreto a tutto il mondo dello sport, di cui il calcio è parte rilevante. La pandemia di Covid-19 sta mettendo a rischio la prosecuzione delle attività calcistiche, a tutti i livelli, e un provvedimento di questa sensibilità e portata (con la sospensione di tutte le imposte dirette e indirette e dei contributi previdenziali) consente di programmare la definitiva uscita dalla crisi con maggiore tranquillità. Auspico adesso che questo emendamento trovi largo consenso in Parlamento”. La misura avrebbe comunque raccolto consenso tra diversi gruppi parlamentari, anche dell’opposizione, e quindi dovrebbe entrare nella legge di Bilancio.


Le proposte, anticipate nel dibattito da Andrea Rossi, prevedono dunque di andare oltre gli attuali contributi a fondo perduto per le società sportive dilettantistiche (attualmente erogati con la doppia corsia dell’aiuto all’attività e quello più consistente per chi gestisce anche un impianto) decisi dal ministro dello sport Vincenzo Spadafora.

Altro tema è quello dell’aiuto al vertice degli sport colpiti dalle mancate entrate da botteghino, in particolare le serie A di basket e volley, la serie B e la C di calcio. Viene proposta una sospensione dei versamenti fiscali e un rimborso a fondo perduto alle società per i test sanitari affrontati sulla base delle indicazioni de protocolli.

Altri tre emendamenti

Quanto alla legge di bilancio, il Pd ha formulato altri 3 emendamenti. Da una parte più soldi per il credito d’imposta per le sponsorizzazioni (che però sono ancora in attesa del decreto attuativo): da 90 a 150 milioni ampliando le categorie beneficiarie (quindi anche le società sportive più piccole). Dall’altra più risorse, da 30 a 100 milioni, per il Credito Sportivo per aiutare i soggetti che organizzano l’attività sportiva. Infine, l’allargamento di Ecobonus e Sismabonus (110 per cento di rimborsi) ai lavori per tutto l’impianto e non solo per gli spogliatoi.

I timori del comitato 4.0

Il percorso resta faticoso. Lo denuncia il Comitato 4.0 (formato da Lega Pro, Lega basket Serie A, Lega pallavolo femminile, Lega nazionale pallacanestro, Lega pallavolo maschile) in una nota: “Iniziano a circolare le prime bozze del decreto ristori e come tali vogliamo considerarle, cioè come non definitive”. In particolare, si evidenzia “la totale assenza di misure a sostegno delle società sportive nella faglia tra professionismo e dilettantismo”.

Fratelli d’Italia contro

Quanto al decreto governance del sistema sportivo, saltato per il mancato accordo con i 5 Stelle, il Pd annuncia una “proposta”, lo fa il responsabile dell’organizzazione Stefano Vaccari, che però sembra ancora da costruire. E sulla riforma interviene duramente Federico Mollicone di Fratelli d’Italia. Che si dice “insoddisfatto” soprattutto per i possibili effetti di alcune norme sulle società sportive: “Molte di queste realtà vivono di volontariato e l’imposizione di un regime contributivo e di un rapporto di lavoro porterebbe all’impoverimento del coinvolgimento delle fasce più giovani e nelle aree dove lo sport aiuta la coesione sociale”.

Infine, nei prossimi giorni, si verificherà meglio lo stato dei rapporti fra Sport e Salute e le federazioni sportive. Dopo le polemiche sui contributi aggiuntivi, la riunione di mercoledì scorso aveva portato a un confronto più sereno. In particolare, il presidente-ad Vito Cozzoli aveva annunciato l’apertura di due tavoli (sulla gestione degli impianti e sull’algoritmo usato per distribuire i contributi) che dovrebbero cominciare il loro lavoro nei prossimi giorni.

FONTE: La Gazzetta dello Sport

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Redazione

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