Ariedo Braida, dirigente storico del Milan di Berlusconi e del Barcellona, si è concesso una lunga intervista al Marca, dove ha parlato anche di alcuni giovani segnalati ai blaugrana, come ad esempio Nicolò Zaniolo.

Queste le sue dichiarazioni: “Studiavo giocatori e ho suggerito alcuni nomi come Haaland, del Borussia Dortmund, quando ancora giocava al Rosenborg. Ma dal club mi hanno detto di no, che non aveva il profilo da Barça. Dall’Italia ho suggerito anche altri nomi, come Barella, che ora è all’Inter, o Zaniolo della Roma. Ma se non hai la responsabilità di effettuare l’affare perché questa responsabilità è stata data ad altri, non puoi fare nulla. Sono stato messo da parte”.


Normalmente, tutti i club si lamentano dicendo di non avere soldi. In Italia è un classico, lo fanno sempre Juve, Inter e Milan“.

Non fa sconti a nessuno Ariedo Braida, ex consulente di mercato del Barcellona, intervistato da Marca a 2 giorni dalla trasferta dei catalani a Torino per la Champions League.

Al Milan è stato direttore generale dal 1986, con l’avvento di Silvio Berlusconi. Negli anni, ha portato in rossonero Gullit, Kaká, Shevchenko e Thiago Silva.
Al Barcellona aveva già annotato dei nomi: “Haaland, Barella e Zaniolo”. Poi però il rapporto si è incrinato. “Mi hanno spiegato che avrebbero creato una commissione per il calciomercato col presidente Bartomeu, il suo vice Javier Bordas, Jordi Mestre, Albert Soler e me – ha continuato Braida – io sono un professionista, ho lavorato per un grande club simile al Barça, il Milan, ma non lo hanno apprezzato.
Alla fine, mi hanno mancato di rispetto. Avevo ancora 2 anni di contratto e sono stato licenziato senza alcuna spiegazione”.

A cura di
Redazione

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