Sullo sfondo della pandemia causata da infezioni da SARS-CoV-2 risulta doveroso chiarire il ruolo dello scienziato motorio e capire come approcciare la riabilitazione polmonare di un soggetto che è stato affetto da questa patologia.

Il ruolo della riabilitazione polmonare nei soggetti affetti da Covid


Tutt’oggi, non è ancora possibile stimare definitivamente quanto sia alta la mortalità della malattia e la percentuale di persone affette da disabilità permanente. Si può presumere che la pandemia si fermerà solo quando la maggior parte della popolazione sarà stata infettata o sarà disponibile un vaccino efficace.

Poiché questa patologia presenta un coinvolgimento polmonare, la riabilitazione pneumologica gioca un ruolo importante nella riabilitazione. Per le persone colpite, è richiesto un concetto graduale di riabilitazione pneumologica globale, multimodale e interdisciplinare, differenziato in base all’entità delle conseguenze della malattia. Lo scopo della riabilitazione polmonare nei pazienti colpiti da COVID-19, è quello di migliorare i sintomi della dispnea, alleviare l’ansia, ridurre le complicazioni, minimizzare la disabilità, preservare la funzionalità e migliorare la qualità della vita.

La definizione di riabilitazione polmonare, adattata dall’American Thoracic Society/European Respiratory Society è: “Un intervento completo basato su una valutazione approfondita del paziente seguita da terapie su misura che includono, ma non si limitano, all’addestramento all’esercizio fisico, l’educazione e il cambiamento del comportamento, progettato per migliorare le condizioni fisiche delle persone con malattie respiratorie”.

Considerando queste premesse, la figura del Laureato in scienziato motorio e sportive dovrebbe ricoprire un importante ruolo di supporto, considerando la competenza nell’adattare, somministrare e valutare l’attività fisica.

Riabilitazione polmonare e decorso clinico covid-19

In questa fase possono essere impiegati esercizi di respirazione. La respirazione diaframmatica comporta l’allenamento del paziente a impegnare prevalentemente il diaframma, riducendo al minimo l’azione dei muscoli accessori. L’ispirazione nasale deve essere incoraggiata per facilitare il reclutamento del diaframma e migliorare l’umidificazione.

Lo yoga in questo caso è molto utile perché coordina la respirazione con il sollevamento delle braccia o il posizionamento del corpo durante la fase inspiratoria o espiratoria. Anche il Pranayama, il Tai Chi e il canto utilizzano tecniche di respirazione a tempo.

Che TEST utilizzate per valutare le prestazioni fisiche?

Al fine di valutare lo stato attuale all’inizio della riabilitazione, ma anche l’efficacia della riabilitazione come intervento, si consiglia l’implementazione di un walk test di 6 minuti. Con un’emogasanalisi simultanea, può essere esaminata anche l’entità dell’ipossiemia persistente durante l’esercizio. Prima e durante il test del cammino di 6 minuti, la mancanza di respiro sotto stress può essere registrata in modo standardizzato utilizzando la scala di Borg modificata (0-10 punti).

Se il paziente è già stato mobilizzato e non è presente ipossiemia grave, può essere raccomandata la spiroergometria per determinare l’entità del deterioramento delle prestazioni polmonari, cardiache o muscolari ancora esistenti e per ottimizzare la terapia per le persone colpite, soprattutto dal punto di vista dell’allenamento.

Ma quando si può procedere con l’attività fisica?

L’esercizio fisico è una componente fondamentale della riabilitazione polmonare e può iniziare già a letto con esercizi di mobilità. L’intervento di riabilitazione dovrebbe mirare alla SpO2 > 90% con l’utilizzo di ossigeno supplementare per mantenere la saturazione target.
La sospensione dell’attività dovrebbe avvenire se la SpO2 scende al di sotto del target o se il punteggio di dispnea sulla scala di Borg è maggiore a 3. Gli esercizi di riabilitazione devono essere interrotti anche in caso di dolori al petto, palpazioni e vertigini.

Anche l’integrazione di ossigeno è stata utilizzata con successo durante l’esercizio fisico per aiutare a scaricare i muscoli respiratori.

Tecniche respiratorie

Le manovre di reclutamento del volume polmonare includono l’impilamento dell’aria e la tenuta della glottide. La respirazione glossofaringea è una forma di tecnica di respirazione a pressione positiva che può essere utilizzata per assistere i muscoli respiratori in difficoltà e aumentare i volumi di marea. Comporta l’inalazione successiva di boli d’aria e la loro spinta nei polmoni.

La presa di respiro di 3 secondi è un metodo di ventilazione dei segmenti polmonari ostruiti. Una pausa di 3 secondi consente all’aria di muoversi dalle regioni non ostruite verso le regioni ostruite del polmone.

Le manovre di espirazione forzata come la tosse sbuffante possono essere usate per spingere le secrezioni. La tosse sbuffante viene eseguita con una glottide aperta, dove la compressione dinamica delle vie aeree con punto di pressione uguale crea un aumento della velocità lineare del flusso d’aria espiratorio e spinge le secrezioni.

Lo stretching

Gli esercizi di stretching dovrebbero includere:

  • Collo;
  • Parte superiore del torace;
  • Pettorale maggiore;
  • Stiramenti laterali del torace;
  • Flessione ed estensione per mobilizzare le articolazioni della colonna.

La manipolazione osteopatica può essere utile e dovrebbe riguardare l’apparato autonomo, il drenaggio linfatico e la mobilità della gabbia toracica.

Riferimenti Bibliografici
Wang T.J., et al – Physical Medicine and Rehabilitation and Pulmonary Rehabilitation for COVID-19. American Journal of Physical Medicine & Rehabilitation – 2020;

Janssens J.P., et al – Pulmonary Rehabilitation in Respiratory Disorders Other Than COPD: an Individualized Approach – 2018;

Chinese Association of Rehabilitation Medicine, Respiratory Rehabilitation Committee of Chinese Association of Rehabilitation Medicine, Cardiopulmonary Rehabilitation Group of Chinese Society of Physicai Medicine and Rehabilitation. Recommendations for Respiratory Rehabilitation of COVID-19 in Adult – 2020;

A cura di
Redazione

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