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Il Presidente Mario Draghi firma il suo primo Dpcm, che sarà in vigore dal 6 marzo fino al 6 aprile comprendendo quindi Pasqua e Pasquetta. Secondo quanto si legge sul sito di Palazzo Chigi, nelle zone gialle si conferma la possibilità per i musei di aprire nei giorni infrasettimanali, garantendo un afflusso controllato. Dal 27 marzo, sempre nelle zone gialle, è prevista l’apertura anche il sabato e nei giorni festivi.


Dal 27 marzo, nelle zone gialle si prevede la possibilità di riaprire teatri e cinema, con posti a sedere preassegnati, nel rispetto delle norme di distanziamento. La capienza non potrà superare il 25% di quella massima, fino a 400 spettatori all’aperto e 200 al chiuso per ogni sala. Restano chiusi palestre, piscine e impianti sciistici.

Nelle zone bianche, invece, si prevede la cessazione delle misure restrittive previste per la zona gialla, pur continuando ad applicarsi le misure anti-contagio generali (come, per esempio, l’obbligo di indossare la mascherina e quello di mantenere le distanze interpersonali) e i protocolli di settore.

Restano sospesi gli eventi che comportano assembramenti (fiere, congressi, discoteche e pubblico negli stadi). Si istituisce un “tavolo permanente” presso il Ministero della salute, con i rappresentanti delle regioni interessate, del Comitato tecnico-scientifico e dell’Istituto superiore di sanità, per monitorare gli effetti dell’allentamento delle misure e verificare la necessità di adottarne eventualmente ulteriori.

Palestre e piscine

Palestre e piscine rimangono chiuse e restano vietati gli sport di contatto e di squadra, fatta eccezione per la zona bianca. È consentita l’attività motoria individuale e all’aperto (camminata, bici, corsa). Nella bozza del Dpcm è confermata anche la chiusura degli impianti sciistici fino al prossimo 6 aprile: anche in zona gialla, quindi, per le vacanze di Pasqua le piste da sci resteranno chiuse.

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A cura di
Redazione

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