Il presidente di ANIF, Giampaolo Duregon, ha incontrato il ministro dello Sport Vincenzo Spadafora: “I controlli sulle strutture hanno dato esito positivo, ma noi rafforzeremo lo stesso i protocolli di sicurezza”.
Il dialogo per tutelare palestre, piscine, centri sportivi continua. Ieri alle 13.30, il ministro dello Sport, Vincenzo Spadafora e il direttore generale del ministero, Giuseppe Pierro, hanno accolto e ascoltato per oltre due ore le istanze dei rappresentanti delle associazioni sportive di riferimento. Il tema è stato la presentazione di proposte da inoltrare al CTS (Comitato tecnico scientifico) per tutelare questo importante settore che è il wellness. Non sarà indolore, qualche altro sacrificio chi frequenta palestre, piscine, centri sportivi dovrà farlo, ma la volontà da parte del Ministero dello Sport a tutelare la salute dei cittadini e riconoscere l’importanza dell’attività fisica nella vita di milioni di italiani, quella c’è. 

“Fra le proposte presentate che vanno ad aggiungersi a tutte le stretegie già messe in atto come prenotazione delle lezioni su app, tracciabilità degli ingressi, distanziamento all’interno del club, sanificazione, si aggiungerebbe l’obbligo di misurazione della temperatura in ingresso, che prima era facoltativa, da parte della struttura. E poi mascherina sempre e ovunque, spiega Giampaolo Duregon, Presidente ANIF (Associazione Nazionale Impianti Sportivi e Fitness) che rappresenta 100.000 centri sportivi in Italia. 

Il protocollo è già molto stretto ed efficace: in questa settimana i controlli sono stati intensi e serrati, ma tutti i centri che hanno comunicato a ANIF il controllo dell’ASL e dei Nas hanno superato alla grande la prova. L’importante risposta per questo grande comparto che racchiude numeri importanti fra gli operatori e i fruitori è attesa per venerdì sera. La speranza è grande: ma sembra che anche le istituzioni abbiano lasciato trapelare la volontà di massima collaborazione.

A cura di
Redazione


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