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La Pallanuoto è uno sport di squadra  Olimpico, maschile e femminile che ha conquistato più ori olimpici; tre maschili (Londra  1948, Roma 1960 e Barcellona 1992) ed uno femminile (Sydeny  2000). 

Il campo da gioco e le attrezzature

L’area di gioco ha una lunghezza tra i 20 e i 30 m e una larghezza tra i 10 e i 20 m, a seconda della categoria; per le donne le misure sono fino ad un massimo di 25 m di lunghezza. Nelle categorie maggiori la profondità della piscina non può essere inferiore a 1,80 m.
La temperatura dell’acqua non deve essere inferiore a 24 gradi e preferibilmente deve raggiungere un massimo di  26. Le porte hanno una larghezza di 3 m e un’altezza di 90 cm.

Al bordo della vasca sono applicati dei segnali  che servono ad indicare alcune linee immaginarie:

  • Linea di porta (bianca);
  • Linea dei 2 m, serve a delimitare il fuori gioco (rossa);
  • Linea dei 5 m, delimita l’area in cui un fallo grave può causare l’assegnazione di un rigore e la distanza stessa da cui tirarlo (gialla);
  • La linea dei 5 m, che delimita l’area alla fine della quale chi ha subito un fallo può tirare direttamente in porta;
  • La linea di metà campo, da cui deve partire l’azione all’inizio del gioco, dopo ogni rete segnata ed alla ripresa del gioco dopo il time-out.

Il pallone di gioco è di colore giallo, o in alternativa, rosa, verde o blu, ed ha un peso tra i 400- 450 gr. Di solito nelle categorie femminile il peso è inferiore per permettere una presa migliore. Tutti i giocatori devono obbligatoriamente indossare una cuffia chiamata calottina, con para orecchie; che sarà: bianca (per i giocatori in casa), blu (per gli ospiti) e rossa (per il primo e il secondo portiere di entrambe le squadre) . Sulla calottina deve essere ben leggibile il numero, in modo tale da assegnare i falli.

Le regole

Ogni squadra è composta al massimo da 13 giocatori, in campo ne scendono soltanto 7, così suddivisi: 1 portiere e 6 giocatori. I ruoli sono 5: il portiere, il centro vasca, il centro boa, il difensore e l’attacante. In questo sport di situazione, le due squadre devono cercare di far entrare la palla nella porta avversaria entro 30 secondi dall’inizio della loro azione d’attacco (cioè da quando entrano in possesso del pallone), altrimenti viene fischiata loro un’infrazione di tempo e la palla passa in mano agli avversari. Vince chi segna più punti alla fine del tempo effettivo.

Per le competizioni internazionali, i campionati di Serie A1 e A2 maschili e femminili e per la Serie B maschile, la durata degli incontri è di 4 tempi di 8 minuti effettivi di gioco. L’intervallo di riposo tra un tempo e l’altro è di 2 minuti e le squadre devono cambiare panchina prima dell’inizio del terzo tempo e solo nell’eventualità di tempi supplementari, all’inizio del secondo (quest’ultimi saranno di 3 minuti effettivi ciascuno). Gli arbitri di gara sono 2, e rimangono ai lati della vasca, coadiuvati da un cronometrista che deve fermare il tempo ad ogni fischio dell’arbitro: la durata dell’incontro è stabilita per il tempo effettivo di gioco e, per questo motivo, a bordo vasca sono previste anche le figure di un “trentista”(che controlla  il possesso di palla,che appunto,come già detto,  non deve superare i 30 secondi senza effettuazione di tiro) e di un segretario, che redige lo score board dell’incontro.

Nella Pallanuoto possono essere fischiati dagli arbitri due tipi di falli, semplici e gravi. Quest’ultimi oltre a causare l’assegnazione di un tiro libero o di un rigore, comportano l’espulsione per  20 secondi del giocatore che l’ha commesso. Esiste anche l’espulsione definitiva per brutalità e in questo caso, la squadra del giocatore espulso può sostituirlo con un cambio, ma questo può essere fatto non prima di 4 minuti, durante i quali la formazione è costretta a giocare in inferiorità numerica.

Il numero di falli gravi commessi per ogni atleta è fissato ad un numero di 3, al superamento dei tali,  l’atleta stesso verrà definitivamente escluso dalla partita. Le squadre possono chiedere un massimo di 2 time-out a partita ed uno ulteriore in caso di tempi supplementari.

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Riferimenti bibliografici
D. Masala – Lo sport tra Cultura e Agonismo, Società Editrice Universo, Roma – 2017;

A cura di
Dott.ssa Alessandra Piperata

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