Il daltonismo (nome scientifico: discromatopsia) è un’anomalia nella percezione del colore. Il disturbo più comune consiste nella difficoltà di distinguere il rosso dal verde. Più rari sono la tritanopia, cioè l’incapacità di vedere il blu, e l’acromatopia, o cecità ai colori.

I colori vengono percepiti da cellule specializzate della retina, chiamate coni: ce ne sono 3 diversi tipi, sensibili rispettivamente alla luce blu, verde, e rosso-gialla. Quando uno o più tipi di coni sono difettosi, la percezione del colore è alterata.


Uomini senza colori

Il daltonismo è un difetto genetico e colpisce l’8 per cento degli uomini e solo lo 0,5 per cento circa delle donne. Infatti, viene trasmesso da un gene che si trova sul cromosoma X: se questo è difettoso, nel maschio (i cui cromosomi sono X e Y) comparirà il disturbo, mentre nella femmina, che ha due cromosomi X, il secondo può sopperire al difetto del primo.

Le donne sono quindi daltoniche soltanto nel raro caso in cui entrambi i cromosomi siano difettosi. Il termine daltonismo deriva dal nome del chimico inglese John Dalton, il primo a descrivere il disturbo, di cui lui stesso soffriva, in una conferenza sulla visione dei colori tenuta nel 1794.

FONTE: Focus

A cura di
Redazione

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