Scrocchiare le dita: lo facciamo quasi tutti e solitamente con una certa dose di soddisfazione. Ma spesso, un’istante dopo il caratteristico schiocco, ci chiediamo anche se questa abitudine faccia male o no. Se, più precisamente, a furia di manipolare le dita (o le articolazioni, come ginocchio, gomito, polso o anche il collo) ci verrà l’artrite.
Esiste una risposta scientifica a questo dilemma?
Sì, non fa nè bene nè male. Vediamo perché.
Questione di fluido
Le articolazioni delle nostre dita sono immerse in un liquido chiamato fluido sinoviale, che ha lo scopo di nutrire i tessuti e lubrificare le giunzioni articolari. Quando muoviamo le dita, il fluido rilascia dei composti gassosi che riempiono lo spazio vuoto nei punti di giuntura, andando a formare piccole bolle.
Quando si scrocchiano le dita, la pressione nel fluido si abbassa di colpo e le bollicine d’aria esplodono dando origine a una miriade di bollicine più minute, che impiegano poi un tempo considerevole a ricomporsi. Per questo motivo occorre attendere prima che il fenomeno possa ripetersi.
Fa male?
La scienza ha in qualche modo affrontato la questione dei suoni delle articolazioni, per capire se l’abitudine a far crocchiare le dita possa portare a dei problemi di artrite.
Nel 1990 su Annals of Rheumatic Diseases è comparso uno studio che spiegava come, più che l’osteoartrite, scrocchiare le dita può provocare rigonfiamento delle mani e una diminuzione generale della forza nella presa manuale. Ma a parte queste controindicazioni, scocciare le dita non produce danni. E neppure benefici.
FONTE: Focus
A cura di
Redazione
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