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Che cosa si intende per antiversione e retroversione del bacino?
Sicuramente ne avrete sentito parlare in palestra quando vi sono stati spiegati determinati esercizi, “stringi i glutei, porta in avanti il bacino”.


Per antiversione si intende una rotazione in senso anteriore del bacino, in cui le creste iliache vengono protratte in avanti e, si accentua la curva lombare. I muscoli coinvolti in questo movimento sono:

  • Lombare: accentuano la lordosi lombare nella contrazione simultanea;
  • Retto anteriore del quadricipite femorale: flette il bacino verso la coscia;
  • Tensore della fascia alata: attira il bacino verso il ginocchio;
  • Sartorio: flette il bacino verso le gambe nella contrazione simultanea;
  • Ileopsoas: flette ventralmente la colonna lombare e porta il bacino in antiversione;
  • Adduttori medio e piccolo: attirano il pube verso la coscia.

Per retroversione si intende una rotazione in senso posteriore del bacino, in cui le creste iliache vengono portate indietro e, si appiattisce la curva lombare. I muscoli coinvolti sono:

  • Trasverso: avvicina il pube alle coste;
  • Obliquo interno ed esterno: innalzano e flettono il bacino verso le coste;
  • Retto addominale: avvicina il pube al torace;
  • Grane gluteo: estende il bacino sul femore;
  • Bicipite femorale, semitendinoso, semimembranoso: estendono il bacino sulla coscia;
  • Grande adduttore: attira l’ischio verso la coscia.

Molto spesso un’antiversione accentuata, si accompagna ad una lordosi altrettanto importante la quale fa risaltare il muscolo gluteo.
Molto spesso nei comuni esercizi da palestra, come lo squat, si ricerca un’antiversione esagerata, la quale però può avere ripercussioni.

Parlando di “postura ideale” il piano del diaframma e quello del pavimento pelvico, dovrebbero essere paralleli tra loro.

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A cura di
Dott.ssa Marta Doria e Dott. Gianmaria Celia

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