Scalzare lo sport tradizionale si può: ora gli eSports sono sempre più appetibili per gli sponsor, anche più di Formula 1 e Serie A. È quanto emerge da uno studio pubblicato da SportsPro Media e SponsorPulse, che hanno stilato la classifica dei 50 marchi sportivi più vendibili: affezione degli appassionati, propensione all’acquisto di prodotti delle aziende che sponsorizzano determinate proprietà sportive, il tasso di crescita, sono solo alcuni dei parametri osservati per compilare la lista. Dalla quale arriva una dura sentenza: il calcio italiano è già stato scalzato da un titolo esportivo.

Si tratta di League of Legends, videogioco di Riot Games che negli anni è stato capace di imporsi come competizione eSports più importante e seguita al mondo. E costantemente in crescita, basta guardare la finale di quest’anno vinta dai sudcoreani di Damwon Gaming ai danni di Suning Gaming (team di proprietà della holding cinese di cui fa parte anche l’Inter): causa restrizioni Covid-19, solo 6.000 persone hanno potuto assistere dal vivo al Pudong Stadium di Shanghai, ma la finale ha avuto picchi di utenti in streaming di 3.8 milioni (l’anno scorso 3.7) e in generale il torneo ha totalizzato 139 milioni di ore di visualizzazioni, due milioni in più dello scorso anno. Non un caso che LOL sia diventato un oggetto del desiderio per alcuni dei marchi più importanti al mondo, come Louis Vuitton e Mercedes, che ogni anno si danno battaglia per sponsorizzare il circuito competitivo, dalle leghe regionali alle finali mondiali.


TOP 50

League of Legends 12° e prima degli eSports, nella top 50 trova spazio anche il circuito competitivo di Call of Duty, 41° e comunque davanti a brand come il Paris Saint-Germain.
E l’Italia? Tutta alle spalle del gioco di Riot Games: Juventus 18°, Inter 20°, Milan 22° e il campionato in sé, la Serie A, solo 24°. Ecco la top 50:

1) Coppa del Mondo FIFA (Calcio)

2) Olimpiadi estive (Multisport)

3) NBA (Basket)

4) Real Madrid (Calcio)

5) Barcellona (Calcio)

6) Olimpiadi invernali (Multisport)

7) UEFA Champions League (Calcio)

8) Europei UEFA (Calcio)

9) Manchester United (Calcio)

10) Premier League (Calcio)

11) Liverpool (Calcio)

12) League of Legends (Esports)

13) Coppa del mondo femminile FIFA (Calcio)

14) Formula 1 (Motori)

15) Los Angeles Lakers (Basket)

16) Manchester City (Calcio)

17) LaLiga (Calcio)

18) Juventus (Calcio)

19) NFL (Football Americano)

20) Inter (Calcio)

21) WWE (Wrestling)

22) Milan (Calcio)

23) Mondiale basket FIBA (Basket)

24) Serie A (Calcio)

25) Campionati Mondiali table tennis (Table Tennis)

26) Chelsea (Calcio)

27) Chicago Bulls (Basket)

28) Bayern Monaco (Calcio)

29) Wimbledon (Tennis)

30) US Open (Tennis)

31) WTA (Tennis)

32) Australian Open (Tennis)

33) ICC Coppa del Mondo Cricket (Cricket)

34) Arsenal (Calcio)

35) ATP (Tennis)

36) Giochi paralimpici (Multisport)

37) Bundesliga (Calcio)

38) IPL (Cricket)

39) Atletico Madrid (Calcio)

40) UFC (MMA)

41) Call of Duty League (Esports)

42) New England Patriots (Football Americano)

43) Roland Garros (Tennis)

44) X Games (Action sport)

45) Paris Saint-Germain (Calcio)

46) BWF Campionati Mondiali (Badminton)

47) New York Yankees (Baseball)

48) Tour de France (Ciclismo)

49) Special Olympics (Multisport)

50) Green Bay Packers (Football Americano)

Corsa agli esports

L’ascesa degli eSports certificata dall’appeal per gli sponsor, non sorprende dunque che sempre più realtà dello sport tradizionale si stiano rivolgendo con interesse crescente alla loro controparte digitale. In Italia sono tante le iniziative già intraprese da marchi di prestigio che hanno sponsorizzato negli ultimi anni le finali delle principali competizioni esportive, da LOL a Overwatch, ma nello Stivale a farla da padrone è sempre il calcio e allora si moltiplicano le attività nel settore. Non solo la nascita della eSerie A, primo campionato virtuale ufficiale già annunciato lo scorso anno ma la cui realizzazione è stata rimandata causa Covid, aumenta l’interesse soprattutto per il mercato dei player e l’ultimo arrivo in ordine di tempo è quello del noto procuratore Alessandro Lucci, che con la propria agenzia ha aperto una divisione dedicata agli eSports. Gli eSports richiamano gli sponsor e questi attirano nuovi investimenti: un circolo virtuoso che non può che portare a uno sviluppo costante del gaming competitivo.

A cura di
Redazione

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