La Pet Therapy è una pratica terapeutica dolce che sfrutta i benefici dell’interazione tra uomo e animali da compagnia.
Questa interazione, infatti, è in grado di stimolare la sfera emozionale dell’individuo, favorendone l’apertura verso il mondo esterno.
I benefici della Pet Therapy sono numerosi, come dimostrato da diverse ricerche scientifiche, in quanto aiuta ad abbassare la pressione sanguigna e regolarizzare la frequenza cardiaca, migliorare il benessere psicologico dell’individuo, ridurre il livello di stress… questo perché?
Il rapporto animale-uomo è basato sulla totale assenza di pregiudizi e su un profondo legame affettivo, che rassicura, aumenta l’autostima e favorisce le relazioni sociali.

Gli obiettivi sono: migliorare le capacità mentali, mnestiche e relative al pensiero induttivo, permettere il rilassamento corporeo, il controllo dell’iperattività e l’acquisizione di regole. L’elemento fondamentale del rapporto uomo/animale è dato dal contatto fisico. La sensazione tattile conduce alla coscienza della propria corporeità e alla formulazione di un’identità personale e psicologica.


È indispensabile promuovere la partecipazione ad esperienze motivanti e significative dotate di chiarezza che restituiscano al soggetto la percezione di un mondo pieno di significati, prevedibile, chiaro, fatto di rapporti causali e, il più possibile condivisibile con le persone che lo circondano. Una risposta positiva è rappresentata dall’intervento e dall’impegno con cui attività motoria e pet therapy operano per favorire lo sviluppo e l’inclusione.

Pet Therapy e anziani
Gli animali da compagnia sono in grado di migliorare anche la qualità della vita delle persone anziane: grazie al gioco e all’accudimento è infatti possibile ritrovare la propria stabilità emotiva, l’allegria e il buonumore, spostando così l’attenzione dalla propria solitudine verso il benessere dell’altro.


Pet Therapy e autismo
Nelle persone affette da autismo e che sono state coinvolte in un programma terapeutico basato sulla interazione con un animale, è stato riscontrato un significativo miglioramento dell’attenzione e una maggiore padronanza nel controllare il proprio corpo.
Si è visto che crescere con un animale influisce positivamente sullo sviluppo della personalità dei bambini, aumentando l’autostima, la fiducia in sé stessi e migliorando l’empatia. Infatti, la relazione che si stabilisce con l’animale durante il gioco, può contribuire facilitando le modalità di approccio e di interazione con gli altri.

L’impiego del cavallo a scopo terapeutico (ippoterapia), ad esempio, il quale fu proposto per la prima volta negli anni 50 dalla Norvegese Elsbel Bodiker, è stato applicato su vasta scala in Germania negli anni 60. L’ippoterapia viene utilizzata prevalentemente per le persone affetta da:

  • Autismo;
  • Spina bifida;
  • Distrofia muscolare;
  • Dislessia.

I movimenti del cavallo stimolano tutto il corpo, dal:

  • Sistema nervoso;
  • Propriocezione (percezione dei movimenti congiunti);
  • Apparato vestibolare (senso dell’equilibrio);
  • Apparato tattile (senso del tatto);
  • Apparato olfattivo (senso dell’odorato);
  • Vista.

L’andatura del cavallo fa sì che il centro di gravità del soggetto subisca spostamenti continui: ciò richiede uno sforzo costante per rimanere in posizione centrale sulla sella, vale a dire, controllo e attività muscolare. Il movimento dinamico del cavallo (avanti/indietro, su/giù, da un lato all’altro) stimola il sistema nervoso del paziente. Tutto ciò aumenta la consapevolezza del proprio corpo nei confronti dell’ambiente. La stimolazione del sistema nervoso favorisce miglioramenti nell’utilizzo del linguaggio, nonché una migliore organizzazione ed esecuzione dei movimenti motori in modo più spontaneo. Quando le capacità motorie e del linguaggio diventano automatiche, il sistema nervoso risulta più efficiente nell’elaborazione e organizzazione degli stimoli sensoriali. Tra gli altri vantaggi si riscontrano miglioramenti che riguardano l’equilibrio, il controllo della postura, consapevolezza corporea, percezione visiva, fiducia di sé e una migliore deambulazione.

Riferimenti bibliografici
Berry A, Borgi M, Francia N, Alleva E, Cirulli F. Use of assistance and therapy dogs for children with Autism Spectrum Disorders: a critical review of the current evidence. Journal of Alternative and Complementary Medicine (2013)

Berry A, Borgi M, Terranova L, Chiarotti F, Alleva E, Cirulli F. Developing effective animal-assisted interventions programs involving visiting dogs for institutionalized geriatric patients: a pilot study – Psychogeriatrics. 2012; 12(3): 143-150

Cirulli F (a cura di). Animali terapeuti: Manuale introduttivo al mondo della pet therapy. Carocci Editore: Roma, 2013

A cura di
Dott.ssa Marta Doria e Dott. Gianmaria Celia

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