La depressione è una patologia che colpisce soprattutto tra i 25 e i 45 anni, ma può manifestarsi anche durante la terza età. La depressione senile, o anche “depressione involutiva”, è un disturbo dell’umore purtroppo spesso più frequente nella popolazione anziana. La depressione in età geriatrica si manifesta frequentemente con disturbi somatici, disturbi attentivi e della memoria, isolamento e apatia.
È stato stimato (Alexopoulos, 2005) che tra l’1 ed il 4% della popolazione anziana (over 65) sia affetta da depressione maggiore. Sia la prevalenza che l’incidenza raddoppiano, una volta superati i 75-80 anni. La distimia, una forma lieve di depressione che non raggiunge la gravità della depressione maggiore, ma che ne condivide molti aspetti psicopatologici, ha una prevalenza del 4-13%.
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Le cause scatenanti sono molteplici e spesso la diagnosi non è facile, né immediata.
Quanto è diffusa la depressione negli anziani?
La depressione senile (termine che si utilizza quando la patologia compare dopo i 65 anni di età) è tanto diffusa quanto sottovalutata, perché difficile da diagnosticare. Pur essendo il disturbo psichiatrico più frequente negli anziani, infatti, tende anche ad essere, tra gli stessi, sotto-diagnosticato.
Gli studi, non sono sempre concordi sull’incidenza, che è comunque piuttosto alta. Quel che è certo, però, è che la depressione non deve essere considerata un aspetto “normale” della vecchiaia e che il peso emotivo può essere molto forte e invalidante.
Ma quali sono i sintomi e insorgenza della depressione senile?
L’anziano che soffre di depressione è:
- Apatico;
- Non mostra interesse verso ciò che lo circonda;
- Mangia con meno appetito;
- Tende a isolarsi;
- È più distratto e dimentica le cose più facilmente.
Anche per questo, a volte, è facile confondere la diagnosi di depressione con, per esempio, i sintomi iniziali della demenza. A differenza di quanto accade con quest’ultima patologia, però, nei soggetti curati in maniera adeguata, quando si tratta di depressione i disturbi della memoria migliorano di pari passo con quelli dell’umore.
Inoltre, nelle persone anziane, i sintomi della depressione vengono spesso nascosti dietro a disturbi fisici che, a loro volta, sono invece enfatizzati per celare la depressione. Chi si trova in questa situazione, infatti, può avere difficoltà a riconoscere e dare un nome ai propri sentimenti: per questo, risulta più facile concentrarsi sul proprio corpo, lamentandosi di dolori fisici che, in realtà, mascherano un altro tipo di sofferenza.
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Ma quali sono le cause della depressione negli anziani?
L’insorgenza della patologia può essere correlata a una causa scatenante: uno dei passaggi più a rischio, è quello del pensionamento, momento in cui la persona perde il proprio ruolo nella società, ed è costretta a rimodellare l’idea che ha di sé, rinegoziando la propria identità e il sistema di relazione nel quale è inserita.
Con l’età, inoltre, si riduce la rete sociale, che invece sarebbe tanto necessaria: “in molti casi, vengono infatti a mancare le occasioni per conoscere e frequentare nuove persone. Anche la perdita dei vecchi colleghi è un elemento aggiuntivo di isolamento. La diminuzione della forza fisica è chiaramente percepibile, e anche la lucidità mentale a volte ne risente. Aumenta il senso di vulnerabilità e crolla l’autostima”.
Come viene diagnosticata la depressione senile?
Di fronte a questo quadro, è chiaro che la depressione senile abbia un forte impatto sulla qualità della vita quotidiana e che chi ne soffre abbia bisogno di assistenza qualificata. Tuttavia, come abbiamo detto sopra, si tratta di una patologia difficile da diagnosticare, perché “spesso i sintomi sono attribuiti agli effetti collaterali dei farmaci o a delle manifestazioni temporanee”.
Riconoscere, diagnosticare e trattare per tempo l’insorgere della depressione può evitare conseguenze emotive anche molto pesanti. Purtroppo, se non identificata e non trattata, può aggravarsi e portare a ideazioni suicidarie negli anziani.
Invecchiare è un destino inevitabile, ma non significa che tristezza e depressione debbano per forza essere una componente di questo periodo della vita. Anche la cosiddetta terza età può essere vissuta con gioia, imparando a rispettare i propri limiti e a godere di nuove consapevolezze.
Come aiutare l’anziano che soffre di depressione?
Il ruolo di chi è vicino all’anziano è tanto difficile quanto importante. Lo scopo principale è fare da supporto, anche se questo si concretizza in modi e forme che non sempre sono quelli attesi. Il primo e il più grande sforzo è cercare di comprendere quanto accade. Soprattutto agli occhi di un familiare, l’anziano può infatti apparire una persona diversa: meno sicuro, più vulnerabile.
È necessario cercare il dialogo e rispettare i suoi tempi, sforzandosi di trovare le parole giuste, evitando di suscitare allarmismo sui sintomi che presenta o di banalizzare il suo bisogno di sentirsi ascoltato.
Riferimenti Bibliografici
Deng Y., et al., – Predictors of Recurrence in Remitted Late-Life Depression – 2018;
Ismail Z. – What Characterizes Late-Life Depression? – 2013;
Kang H., et al., – Pseudo-dementia: A Neuropsychological Review – 2018;
A cura di
Dott. Gianmaria Celia e Dott.ssa Marta Doria
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