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Uno dei dismorfismi più diffusi in età adolescenziale, è la scoliosi.
Per scoliosi si intende “una deviazione laterale della colonna vertebrale, maggiore di 10°”.
La deformità si può manifestare su 3 piani:
- Sagittale: con lordosi del segmento scoliotico;
- Frontale: con inclinazione laterale;
- Coronale: con rotazione vertebrale.
La curva scoliotica più rappresentativa è quella idiopatica, la quale costituisce circa il 70% di tutte le curve. Per questa, la causa rimane non definita, anche se tra le ipotesi vi è: disfunzione neurologica centrale, anormalità del tessuto connettivo e fattori genetici.
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Dal punto di vista anatomo-patologico la curva scoliotica è compresa tra 2 vertebre, chiamate “vertebre limite”. L’apice della curva è individuato dalla vertebra neutra, a carico della quale si evidenziano con maggiore gravità alterazioni strutturali.
Molte volte la bassa statura, è dovuta a un problema della colonna vertebrale, poiché, anziché andare verso l’alto, si “intorcina” su sé stessa. Se fosse cresciuta con un atteggiamento normale, quella colonna sarebbe stata più lunga.
Lo sviluppo scheletrico è determinato da 2 indici:
- Raggiungimento o meno del menarca, nelle donne: è un indice che determina una diminuzione del rischio di progressione della curva;
- Scala di Risser: basato sulla misurazione radiografica dell’ossificazione dell’apofisi iliaca su radiografia antero-posteriore del bacino.
Come eseguire l’esame Chinesiologico?
L’esame Chinesiologico, viene effettuato con soggetto in stazione eretta, a tronco completamente scoperto:
- Si inizia dagli arti inferiori e si rileva al podoscopio la presenza di eventuali deformitĂ dei piedi e delle ginocchia;
- Si palpano le spine e le creste iliache per scoprire eventuali differenze di lunghezza degli arti inferiori;
- Si esaminano le simmetrie delle scapole e del profilo del collo;
- Si nota la presenza di un disassamento del tronco mediante un filo a piombo, fatto cadere dall’apofisi spinosa di C7 (ogni spostamento a destra o a sinistra, di tale filo dal solco intergluteo, denota la presenza di una deviazione laterale).
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Tramite il Test di Adams si può valutare un eventuale “gibbo scoliotico”, come si esegue?
Si fa flettere il soggetto in avanti fino a raggiungere la posizione orizzontale della colonna vertebrale, lasciando cadere gli arti superiori in avanti e tenendo i palmi delle mani uno contro l’altro. La maggiore prominenza che si osserva di un lato rispetto al controlaterale, viene definito gibbo.
Il gibbo è l’espressione clinica della rotazione vertebrale: non basta che una colonna vertebrale presenti una deviazione laterale per porre la diagnosi di scoliosi ma, deva essere presente anche la rotazione vertebrale.
Ma si avverte dolore?
Il dolore a carico del rachide si verifica con un percentuale del 30%, in relazione alla maturità scheletrica e con un’età maggiore ai 15 anni. Sono rari i sintomi respiratori, come compromissione cardio-polmonare, la quale si manifesta per valori angolari di scoliosi uguali o maggiori a 100°.
L’educazione Chinesiologica, in età evolutiva non permette da sola di controllare la scoliosi, ma è complementare alle altre forme di terapia. Questa si basa su:
- Educazione respiratoria;
- Esercizi di tonificazione muscolare;
- Rieducazione posturale.
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A cura di
Dott.ssa. Marta Doria e Dott. Gianmaria Celia
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