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L’agnosia è un disturbo della percezione che rende il soggetto incapace di interpretare e di utilizzare le sensazioni ricevute. Le forme elementari della sensibilità (vista, udito, tatto) sono intatte, ma sono i processi di differenziazione, di riconoscimento e d’integrazione al livello corticale che presentano delle perturbazioni (asomatognosia).
L’asomatognosia è l’impossibilità, per il soggetto, di prendere conoscenza delle diverse parti del corpo.


Si tratta di un disturbo specifico dello schema corporeo, che può presentarsi in forma emi-asomatognosica, quando la parte del corpo, affetta da emiplegia, rimane indifferente al soggetto malato, che non se ne serve.

L’agnosia tattile o astereognosia è l’incapacità d’identificare le caratteristiche fisiche di un oggetto (forma, volume, superficie) con la palpazione.
I pazienti affetti da agnosia digitale non sono in grado di identificare, distinguere o semplicemente nominare le proprie mani. L’agnosia digitale può talvolta coinvolgere altre sedi corporee. Tale deficit è sempre correlato con una difficoltĂ  nel riconoscimento della parte destra e sinistra del proprio corpo, con difficoltĂ  nella scrittura (agrafia) e nell’esecuzione di calcoli (acalculia).

Sono presenti difficoltà di azioni connesse a difficoltà di percezione. La sindrome in esame è provocata da lesioni della parte sinistra dell’emisfero.
Le funzioni dell’emisfero sinistro sono:

  • Identificazione delle cose viste, sentite, percepite;
  • Identificazione del corpo nel suo insieme e dello spazio nella sua totalitĂ ;
  • Elaborazione dei concetti e delle rappresentazioni mentali;
  • Codificazione dei simboli del linguaggio;
  • Pensiero astratto, analitico e logico;
  • Utilizzazione delle parole, numeri, lettura e scrittura.

Una lesione dell’emisfero destro, invece, provoca: emisomatognosia, ovvero il deterioramento della memoria topografica del corpo, agnosia visuo-spaziale, aprassia dell’abbigliamento, aprassia costruttiva per turbe spaziali, apracto-agnosia geometrica ovvero l’incapacità a risolvere problemi geometrici o trigonometrici, disturbi della rappresentazione del tempo e della velocità, perdita dell’orientamento, perdita della memoria topografica, perdita del riconoscimento di forme complesse.
Questo perché, le funzioni dell’emisfero di destro sono:

  • Pensiero globale, intuitivo ed emotivo;
  • Rappresentazione dello spazio e dello schema corporeo e le relative gnosie;
  • Presiede alla vita emotiva, artistica, sotto l’influsso della creazione artistica.

Si possono inoltre, verificare dei casi che non possono essere definiti casi di “danno visivo o tattile”, ma in cui è danneggiato il modello posturale (autotopagnosia). I pazienti di questo tipo sono del tutto incapaci di reagire quando viene loro richiesto di mostrare alcune parti del corpo.

L’autotopagnosia è stata descritta per la prima volta di Pick (1908). Consiste in una difficoltà selettiva (riguardo le parti del corpo) ad indicare, sia su ordine verbale, che su imitazione, parti del corpo che vengono correttamente riconosciute una volta isolate da parte dell’esaminatore.

Un esempio di test, con mediazione verbale, è l’invito volto al paziente di toccare su di sé una parte del corpo su comando verbale (esempio, “tocca l’orecchio destro”). Un esempio di test non verbale, invece, consiste nell’invitare il paziente a toccare su sé stesso la parte del corpo corrispondente ad un disegno mostrato dall’esaminatore.

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Riferimenti Bibliografici
Picq L., – “Educazione Psicomotoria e Ritardo Mentale” – 1980;

Schilder P. – “Immagine di sĂ© e Schema Corporeo” – 2019 pgreco edizioni;

A cura di
Dott.ssa Marta Doria e Dott. Gianmaria Celia

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