Nel momento più delicato per lo sport mondiale servono contributi aggiuntivi per salvare Federazioni, strutture e dare la possibilità agli atleti di continuare a lavorare nonostante le difficoltà. Sport e salute, azienda pubblica controllata dal Ministero dell’economia e delle finanze che è l’unico azionista e che sostituisce la CONI Servizi dal 2018, ha elargito contributi economici aggiuntivi per provare ad aiutare le varie discipline.

Sono 95 i milioni messi a disposizione seguendo particolari parametri come l’azienda ha spiegato attraverso il proprio sito. “Il criterio base per la ripartizione è stato individuare chi ha sofferto di più sulla base di parametri oggettivi. Quindi: chi ha avuto meno ricavi, chi ha più associazioni, chi ha avuto perdite di esercizio nel 2020 causa Covid. Infatti, il 50% del contributo è vincolato alla gestione degli effetti della pandemia: alle ASD per i voucher per la popolazione; alle ASD per il post Covid. Il 50% delle risorse resta a disposizione delle Federazioni e degli altri Organismi Sportivi da spendere nel rispetto della loro totale autonomia”.


“Va osservato –continua la nota di Sport e Salute- che in relazione al precedente anno preolimpico – come lo è stato il 2020 per via del rinvio dei Giochi di Tokyo – ovvero al 2015, prima di Rio, le Federazioni hanno avuto in totale 97 milioni in più. Nell’ambito di tali risorse è stata destinata la somma di 10 milioni per portare lo sport nelle scuole, anche attraverso la didattica a distanza e digitale.

Sono stati inoltre destinati 8 milioni per progettualità sociali e a sostegno del mondo sportivo. Tra queste: la digitalizzazione e lo sviluppo dell’innovazione tecnologica, la formazione, la diffusione della telemedicina sportiva, il supporto all’impiantistica sportiva federale”.

Il dato più positivo è quello che riguarda i 10 milioni per portare lo sport a scuola dove rispetto alle altre nazioni europee siamo nettamente in ritardo.

Di seguito le cifre destinate alle varie Federazioni:

  1. Calcio 10,1 milioni
  2. Tennis 4,6 milioni
  3. Nuoto 4,2 milioni
  4. Volley 3,4 milioni
  5. Basket 3 milioni
  6. Atletica 2,3 milioni
  7. Ciclismo 2,3 milioni
  8. Sport invernali 2,1 milioni
  9. Sport del ghiaccio 1,8 milioni
  10. Arti marziali 1,7 milioni

A cura di
Redazione

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