Perché la bilancia inganna? Tutto sulla massa grassa e magra

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Il numero che leggiamo sulla bilancia racconta davvero tutta la verità sul nostro corpo? In realtà no: conoscere il peso corporeo senza sapere da cosa è composto significa ignorare dati fondamentali per la salute. In questo articolo scoprirai cosa si intende per composizione corporea, perché è più importante del semplice peso, e come strumenti come la bioimpedenziometria possono aiutarti a monitorare i tuoi progressi reali. Se vuoi davvero migliorare la tua forma fisica e il tuo benessere, inizia da qui.

Per molti di noi, la bilancia è un nemico quotidiano. La consultiamo quasi con timore, sperando di vedere il numero scendere, come se fosse l’unico parametro del nostro stato di salute o della nostra forma fisica. Ma siamo sicuri che quel numero rappresenti davvero il nostro benessere? La verità è che il peso totale dice ben poco se non sappiamo da quali tessuti è composto il nostro corpo.

È molto più utile e sensato chiedersi: “Preferisco pesare 50 kg di massa grassa o 70 kg di massa magra?” La risposta è ovvia, ma troppo spesso ce ne dimentichiamo.

Che cos’è la composizione corporea?

La composizione corporea si riferisce alla suddivisione del peso corporeo in massa grassa e massa magra. È una fotografia molto più precisa del nostro stato fisico rispetto al semplice peso.

  • La massa grassa è rappresentata dal grasso corporeo, sia essenziale (quello necessario al funzionamento dell’organismo) che di deposito;
  • La massa magra, invece, comprende muscoli, ossa, organi, tessuti connettivi e liquidi corporei.

Conoscere la propria composizione corporea significa capire quanto del nostro peso è “utile” e funzionale, e quanto invece può rappresentare un rischio per la salute.

Modificare la composizione corporea: dieta e attività fisica

Cambiare la composizione corporea non significa solo dimagrire. Significa ridurre la massa grassa e aumentare o mantenere la massa muscolare, migliorando così anche la postura, la forza e il metabolismo.

Un percorso di questo tipo si realizza attraverso:

  • Una dieta equilibrata, calibrata sulle reali esigenze energetiche e nutrizionali;
  • Un programma di allenamento personalizzato, in particolare con esercizi di resistenza (come i pesi), che stimolano l’ipertrofia muscolare.

Allenarsi con costanza e alimentarsi in modo corretto permette di modificare la composizione anche se il numero sulla bilancia non cambia molto. In altre parole, puoi pesare lo stesso ma apparire (e sentirti) completamente diverso.

Perché non possiamo fidarci solo del peso?

Le classiche tabelle che indicano il “peso ideale” in base a statura e sesso non tengono conto della composizione corporea. Un atleta, ad esempio, può risultare in sovrappeso secondo l’IMC (indice di massa corporea) pur avendo una massa grassa bassissima e una massa muscolare sviluppata. Ecco perché è un errore basarsi solo sul peso assoluto.

Monitorare la composizione corporea consente invece di:

  • Valutare con precisione l’efficacia di un percorso nutrizionale o di allenamento;
  • Stimare il peso desiderabile realistico, basato sulla struttura corporea individuale;
  • Identificare possibili rischi per la salute legati a un eccesso di grasso;
  • Definire strategie personalizzate per il miglioramento fisico.

Quando la bilancia può ingannare: grasso viscerale e rischi per la salute

Una composizione corporea squilibrata, ricca di tessuto adiposo (soprattutto addominale o viscerale) e povera di muscoli, è correlata a numerosi problemi:

  • Peggiore fitness generale (cardiovascolare, respiratoria, muscolare);
  • Ridotta performance sportiva;
  • Maggiore rischio di patologie come ipertensione, diabete, sindrome metabolica, obesità.

Ecco perché è essenziale andare oltre il numero sulla bilancia: un corpo tonico e funzionale pesa forse di più, ma vive meglio.

Come si misura la composizione corporea?

Uno degli strumenti più diffusi e non invasivi per analizzare la composizione corporea è la bioimpedenziometria (BIA).

La BIA misura la resistenza al passaggio di una corrente elettrica molto bassa nel corpo. La massa magra, ricca di acqua, è altamente conduttiva, mentre il tessuto adiposo resiste di più al passaggio della corrente. In circa 5 minuti si ottengono dati precisi su:

  • Massa grassa;
  • Massa magra;
  • Stato di idratazione;
  • Percentuale di acqua extracellulare e intracellulare.

Durante l’esame, si applicano quattro elettrodi (su mano e piede, lato destro del corpo). Una corrente impercettibile attraversa il corpo e i dati raccolti vengono elaborati in tempo reale. La procedura è semplice, sicura e fornisce una fotografia dettagliata dello stato corporeo.

Perché sottoporsi a un’analisi della composizione corporea?

Se ti stai chiedendo se questo esame può essere utile anche per te, la risposta è sì, assolutamente. La bioimpedenziometria è indicata per chiunque voglia:

  • Valutare il proprio stato di forma in modo oggettivo;
  • Ottimizzare l’alimentazione e l’allenamento;
  • Monitorare i progressi nel tempo;
  • Avere indicazioni affidabili per migliorare la salute generale.

Ricorda però: l’interpretazione dei risultati deve sempre essere affidata a professionisti qualificati, come dietisti, nutrizionisti o medici dello sport.

Conclusioni: il vero valore non è il peso, ma cosa c’è dentro

In un mondo ossessionato dal numero sulla bilancia, imparare a guardare oltre il peso corporeo è un gesto di consapevolezza e responsabilità verso sé stessi. La composizione corporea ci offre una visione completa del nostro stato fisico e del nostro benessere.

Un corpo più pesante può essere molto più sano, forte ed efficiente di uno apparentemente “leggero” ma con elevata massa grassa. Conoscere i propri numeri interni, investire nella propria salute e affidarsi a strumenti scientifici è il primo passo per migliorare davvero, senza inseguire illusioni.

Riferimenti Bibliografici

  • Ackland, T. R., et al.Current status of body composition assessment in sport. Sports Medicine – 2012

A cura di
Team Universal Kinesiology

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