Migliorare la resistenza nello sport: le 3 principali batterie di Test

Condividi l'articolo

Nel mondo della preparazione atletica, conoscere lo stato di forma dell’atleta è fondamentale per pianificare un allenamento efficace. I test di valutazione delle capacità aerobiche e della resistenza intermittente, come il 30-15 Intermittent Fitness Test, il Multistage Fitness Test (Beep Test) e lo Yo-Yo Intermittent Recovery Test, sono strumenti indispensabili per monitorare l’efficienza fisica, la VO₂max e la capacità di recupero degli atleti in discipline ad alta intensità come calcio, basket, rugby e hockey. Scopri in questo articolo le caratteristiche, le modalità di svolgimento, le varianti e i benefici di ciascun test.

Test 30-15 Intermittent Fitness: valutare la resistenza specifica negli sport intermittenti

Il 30-15 Intermittent Fitness Test, ideato dal ricercatore Martin Buchheit, è uno dei test più utilizzati per valutare la resistenza negli sport che alternano fasi di sforzo e recupero. Pensato per atleti che praticano sport intermittenti come il calcio, la pallacanestro o l’hockey, questo test permette di stimare con precisione la velocità aerobica massima, la capacità di ripetere cambi di direzione e la riserva anaerobica dell’atleta.

La struttura del test è semplice e intuitiva: l’atleta deve correre per 30 secondi seguendo un ritmo stabilito da un segnale acustico, e recuperare attivamente per 15 secondi, camminando. Il test prosegue con un incremento progressivo della velocità, fino a quando il soggetto non riesce più a rispettare i tempi richiesti. L’ultima velocità raggiunta rappresenta un parametro fondamentale per impostare i carichi di allenamento.

Oltre alla versione standard, sono state sviluppate varianti specifiche per il basket (Haydar et al., 2009), il basket in carrozzina e l’hockey su ghiaccio, confermandone la versatilità e l’efficacia in contesti diversi.

Multistage Fitness Test (Beep Test): il classico della valutazione aerobica

Il Beep Test, conosciuto anche come Multistage Fitness Test o 20m Shuttle Run, è uno dei test più diffusi e riconosciuti per la valutazione della potenza aerobica massima (VO2max). Creato inizialmente nel 1982 da Léger e Lambert per soggetti adulti, fu poi adattato ai più giovani con modifiche nella durata degli stadi (da 2 minuti a 1 minuto).

Durante il test, l’atleta corre avanti e indietro su una distanza di 20 metri, cercando di raggiungere la linea opposta prima del segnale acustico. Il tempo tra un beep e l’altro si riduce progressivamente, costringendo il soggetto ad aumentare il ritmo. Quando non riesce più a tenere il passo per due volte consecutive, il test si conclude.

Questo protocollo, economico e facilmente replicabile, è particolarmente indicato per sportivi che necessitano di una base aerobica solida, come nel calcio, nella pallacanestro, nel rugby e nell’hockey. I dati ottenuti possono essere utilizzati per stimare la VO2max e per programmare carichi aerobici mirati.

Yo-Yo Intermittent Recovery Test: valutare la capacità di recupero ad alta intensità

Lo Yo-Yo Intermittent Recovery Test, noto come Yo-Yo Test, è un’evoluzione del Beep Test, progettata per indagare la capacità dell’atleta di sostenere sforzi ripetuti ad alta intensità con fasi di recupero attivo. Ideato da Bangsbo e colleghi, rappresenta un eccellente strumento per monitorare la performance aerobico-anaerobica e la resistenza intermittente.

Ne esistono tre varianti:

  • Yo-Yo IR1: adatto ad atleti giovani o amatoriali, inizia a 10 km/h e misura la capacità di compiere lavori aerobici ripetuti.
  • Yo-Yo IR2: pensato per atleti professionisti, parte da 13 km/h e analizza la tolleranza a sforzi intensi con forte componente anaerobica.
  • Test submassimale: utile in fase di recupero da infortunio o per monitoraggio durante la stagione agonistica, senza richiedere sforzi massimali.

Il protocollo prevede corse di 20+20 metri, seguite da un recupero attivo di 5+5 metri, con l’obiettivo di rispettare i tempi dettati dal file audio. Il test termina quando l’atleta non riesce più a rispettare il ritmo.

Per eseguire il test sono necessari: delimitatori (coni), una superficie piana di almeno 30 metri, il file audio specifico, una fonte audio, e una scheda per annotare le navette completate. L’accuratezza nella registrazione dei dati è fondamentale per interpretare correttamente i risultati e impostare l’allenamento.

Confronto tra i test: quale scegliere?

La scelta tra il 30-15, il Beep Test e lo Yo-Yo Test dipende da diversi fattori: il tipo di sport praticato, il livello dell’atleta, il momento della stagione e l’obiettivo della valutazione. Il Beep Test è perfetto per una stima generica della capacità aerobica, mentre i test Yo-Yo e 30-15 si adattano meglio alle esigenze di sport intermittenti ad alta intensità. Entrambi consentono di monitorare l’efficienza del sistema energetico e l’adattamento all’allenamento, elementi chiave per la performance di alto livello.

Conclusione

L’integrazione di test di valutazione come il 30-15, il Beep Test e lo Yo-Yo Test nella programmazione sportiva consente un approccio scientifico, personalizzato ed efficace all’allenamento. Non si tratta solo di numeri: questi strumenti permettono di costruire programmi su misura, prevenire infortuni, monitorare i progressi e stimolare al massimo le potenzialità dell’atleta.

Riferimenti Bibliografici

  • Buchheit, M., et al.Cardiovascular responses during running exercises: comparison between different intermittent training protocols. European Journal of Applied Physiology – 2010
  • Buchheit, M., et al.The 30-15 Intermittent Fitness Test: accuracy for individualizing interval training of young intermittent sport players. Journal of Strength and Conditioning Research – 2008
  • Fanchini, M., et al.Use of the Yo-Yo intermittent recovery test as a monitoring tool for performance and training load in soccer players. Journal of Strength and Conditioning Research – 2014

A cura di
Dott. Alessandro Imbrogno

Esplora altri articoli

Allenamento

Allenare i deltoidi: esercizi efficaci per sviluppare forza, massa e stabilità

Allenare i deltoidi in modo efficace significa molto più che sollevare pesi: è necessaria una strategia che includa esercizi specifici per sviluppare la forza, la

Attività fisica e Salute

Acido lattico: cos’è, come si forma e cosa causa nei muscoli

Scopri tutto sull’acido lattico: cos’è, come si forma durante l’allenamento e cosa provoca nei muscoli. In questo articolo analizziamo le basi del metabolismo anaerobico lattacido,