Gli antichi saggi tramandano: “you can’t beat father time” ovvero “non puoi sconfiggere il tempo”. O almeno questo è quello che sostenevano prima di assistere alla carriera di LeBron James, che con le sue prestazioni ha convinto molti a ricredersi. Pensate che, nella sua quindicesima annata (2017/18) in NBA, LeBron ha giocato tutte le 82 partite di Regular Season per la prima volta in carriera ed è stato il giocatore dell’intera Lega con più minuti in campo (36.9 a gara).

Ecco alcuni numeri sul cestista americano:


  • Età: 35 anni;
  • Altezza: 206cm;
  • Peso: 113Kg;
  • Circonferenza bicipiti: 43cm;
  • Stipendio: 37,44 milioni di dollari l’anno;
  • Anelli vinti: 3;
  • 4 MVP vinti (2009, 2010, 2012, 2013);
  • 2 medaglie d’oro olimpiche.

La mentalità, il metodo e l’impegno che James dedica alla sua preparazione non è paragonabile a nessun’altro nella storia del Gioco. Il livello di cura del suo corpo comprende un investimento che supera il milione e mezzo di dollari all’anno. Ciò è stato fondamentale nel permettergli di opporsi all’invecchiamento con risultati così incredibili.
Quando si parla di salute e benessere, c’è una parola che riassume efficacemente la sua filosofia: prevenzione.

La maggior parte degli infortuni, ad esclusione di quelli causati da forti impatti come cadute o scontri violenti, maturano lentamente nel tempo fino a raggiungere un punto di non ritorno. Una volta superato il limite, il danno è fatto.
Pensa al tuo corpo e alla tua mente come ad un’auto. Se non te ne prendi cura in maniera costante ed ignori i piccoli rumori e le avvisaglie che il mezzo ti manda, finisci presto dal meccanico con le guarnizioni distrutte, la cinghia rotta, ecc… Imprevisti molto più gravi di quelli che avresti affrontato se solo ti fossi ricordato di cambiare l’olio. In altre parole, prevenzione proattiva.

LeBron James incarna alla perfezione questa mentalità.
Ha concluso la sua 15 stagione giocando più di 50.000 minuti, 2000 minuti in più dell’intera carriera di Micheal Jordan. Questi minuti includono 8 intense, stressanti e consecutive cavalcate alle Finals, a cui si aggiungono diversi tornei olimpici.

Nonostante tutto questo, ha saputo costantemente garantire un livello molto più alto di tanti altri giocatori con un chilometraggio ben inferiore. Questa resistenza è il testamento del suo incrollabile impegno rivolto alla proattiva prevenzione delle sua salute mentale e fisica.

Durante la pausa, dove non è costretto a sottoporsi al costante sforzo delle partite, ai continui viaggi ed in generale ad un calendario frenetico, l’obiettivo di LeBron diventa quello di costruire una base mentale e fisica forte, che gli permetta di aumentare la performance e proteggersi dagli infortuni.
L’elemento comune è costruire. Costruire forza, resilienza, fondamenta. Tuttavia, prima di potersi dedicare a questo, bisogna prima permettere alla mente e al corpo di riprendersi dalla brutalità della stagione e dei Playoffs.

Quando è pronto a riprendere gli allenamenti, si dedica interamente alla forza muscolare, alla potenza e alla mobilità. Si allena 2 volte al giorno per 5 giorni alla settimana. Il regime di sollevamenti che segue è basato su poche ripetizioni ad alto carico, finalizzate ad aumentare l’esplosività e la forza. Cerca di variare spesso gli esercizi, così da creare costantemente nuova muscolatura. Inoltre, si concentra particolarmente sui muscoli stabilizzatori, attraverso esercizi che mirano a destabilizzare il suo centro di gravità forzandolo a rinforzare l’equilibrio ed il controllo del corpo.

Il giorno della partita è uno dei più tranquilli per LeBron. L’attenzione è rivolta ad eliminare gli ultimi dolori rimasti e prepararsi psicologicamente per la partita. Di solito partecipa alle sessioni di tiro con la squadra e alla sessione tattica con lo staff tecnico. Il pasto pre-partita è a base di proteine ​​e carboidrati di alta qualità come petto di pollo e pasta. A questo punto, LeBron è pronto a scendere in campo.

La casa di LBJ è un vero e proprio laboratorio con un team di specialisti che lo aiutano costantemente a stare al top della forma. Tra questi un ex Navy SEAL che l’aiuta nel migliorare la forza del core (addominali), un coach per il riposo, uno chef personale e massaggiatori. James dentro casa ha la vasca ghiacciata, quella bollente, una palestra completa e soprattutto una camera iperbarica.

A cura di
Dott. Gianmaria Celia e Dott.ssa Marta Doria

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