Il cancro al seno, vista la grande incidenza nella popolazione femminile, è diventato un problema di salute pubblica globale. Stando agli ultimi dati italiani, il cancro al seno colpisce una donna su otto e porta con sé una mortalità di circa il 17% nella popolazione femminile e dell’8% nella popolazione generale. Oggi grazie ai progressi delle terapie e grazie a strategie atte a migliorare lo stile di vita, come appunto l’esercizio fisico, la sopravvivenza a 5 anni dalla diagnosi è pari all’87%.



Nonostante l’aumento dei tassi di sopravvivenza, la malattia stessa e le conseguenze del trattamento possono provocare degli effetti collaterali avversi come: la diminuzione della capacità funzionale, affaticamento, depressione, linfedema agli arti superiori, neuropatia, disfunzione del sistema immunitario, perdita ossea e deficit di forza, flessibilità e funzionamento degli arti superiori.


L’esercizio fisico, dunque, svolge un ruolo importante nella riduzione dell’insorgenza delle complicanze sopra citate, migliorando così la qualità di vita nella popolazione oncologica. L’ACSM (American College of Sports Medicine) raccomanda esercizio aerobico 150 minuti a settimana ad una intensità moderata o 75 minuti a settimana ad intensità vigorosa; esercizio contro resistenze 2-3 giorni a settimana (8-12 ripetizioni); esercizi di flessibilità ≥ 2-3 giorni a settimana (10-30 secondi).

Ma che cos’è il Pink Ribbon Program?

Il Pink Ribbon Program è un programma di riabilitazione post-operatoria basato sulla tecnica del Pilates, dedicato alle donne sottoposte ad intervento chirurgico di cancro al seno. È stato ideato e sviluppato da Doreen Puglisi, fisiologa, sopravvissuta anch’essa al cancro al seno, con l’intento di ideare una nuova tecnica riabilitativa auspicando una migliore guarigione alle sopravvissute al cancro. Spesso le pazienti, dopo l’intervento chirurgico (mastectomia o quadrantectomia), soffrono di perdita dii mobilità e capacità funzionale del braccio e della spalla interessati. Dunque, il Pink Ribbon Program prevede un protocollo di esercizi studiati appositamente per ripristinare la capacità di movimento del braccio e della spalla interessati dall’operazione, aiutando quindi la donna a riprendere le attività quotidiane, diminuendone la rigidità delle articolazioni, arrecando benefici generali.

Il protocollo è tanto ambizioso da poter essere considerato importante anche nella prevenzione e nella gestione del linfedema dell’arto omolaterale alla mammella colpita.

Generalmente il Pink Ribbon Program si compone di 4 fasi:

  1. Nella prima fase il programma si focalizza sulla gamma di movimenti di espansione della spalla, del torace, della scapola e della loro stabilizzazione;
  2. Nella seconda fase gli esercizi si concentrano sul miglioramento della rotazione e della flessione laterale del tronco e successivamente sulla colonna vertebrale e sulla muscolatura addominale;
  3. La terza fase è di rafforzamento, lavorando sulla forza e sulla stabilità anche della parte inferiore del corpo;
  4. Nella quarta fase viene introdotto l’uso della resistenza mediante una fascia elastica leggera per rafforzare i muscoli degli arti superiori, spalle, tronco e schiena.

Pertanto, all’interno del protocollo si trovano esercizi di mobilità, stretching statico, rinforzo muscolare ed equilibrio.

Purtroppo, non esiste un approccio standard di esercizio per le persone affette da cancro al seno, ma gli esercizi di Pilates sono risultati efficaci e sicuri in questa popolazione come conferma la letteratura. Alcuni studi hanno confrontato infatti l’efficacia del Pilates rispetto ad altri tipi di esercizio.

In uno studio clinico randomizzato pubblicato nel 2017 sul The Journal of Breast Health e che prendeva in esame 60 donne, per 8 settimane, divisi in due gruppi: gruppo di controllo (30 unità) e gruppo che eseguiva esercizi di Pilates (30 unità), si è visto un miglioramento significativo nel post- trattamento, per coloro che hanno eseguito esercizi di Pilates, sul piano della gamma dei movimenti dell’arto superiore (flessione, abduzione e rotazione esterna dell’articolazione della spalla), sulla forza di presa e sul dolore oltre che benefici psicologici. Altra cosa importante è che nelle donne che hanno eseguito esercizi di Pilates si è riscontrata una riduzione del linfedema in tutte le regioni dell’arto colpito tranne in quella ascellare.

Anche in una revisione sistematica che prende in considerazione 4 studi sul Pilates per persone affette da cancro al seno, si sono osservati miglioramenti significativi per quanto riguarda la gamma di movimenti degli arti superiori, il dolore e l’affaticamento.

Nonostante il numero ridotto di studi presenti in letteratura, dai risultati ottenuti dallo studio clinico randomizzato e dalla revisione sistematica si può dire che gli esercizi di Pilates, come il Pink Ribbon Program, siano efficaci e sicuri nelle donne affette da cancro al seno per ripristinare la mobilità e la capacità funzionale dell’arto superiore omolaterale alla mammella colpita e che quindi sarebbero un buon regime di esercizi per questa popolazione.

Sono necessari però ulteriori studi in modo che il suo effetto possa essere confermato.

Riferimenti Bibliografici
ACSM. Linee guida per la valutazione funzionale dell’esercizio fisico. American College of Sports Medicine. Calzetti Mariucci editori;

Breast Cancer post-rehab exercise database. Pink Ribbon post-rehab. Mbodies training Academy;

Pink Ribbon Program: Empowering the Body After Breast Surgery. Kristine Crane. JNCI: Journal of the National Cancer Institute – 2012;

Gori S. –  Il Carcinoma della Mammella – 2018;

Hülya O.S., et al. – Effects of Clinical Pilates Exercises on Patients Developing Lymphedema after Breast Cancer Treatment: A Randomized Clinical Trial;

Eyigor S., et al. – Effects of Pilates Exercises on Functional Capacity, Flexibility, Fatigue, Depression and Quality of life in Female Breast Cancer Patients: a Randomized Controlled Study;

Espíndula R. C., et al. – Pilates for Breast Cancer: A Systematic Review and Meta-Analysis;

A cura di
Dott. Antonio Donato

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