Le capacità motorie e cognitive sono alla base dello sviluppo psico-fisico nei bambini e negli adolescenti. In questo articolo analizziamo in modo dettagliato le tipologie di capacità psicomotorie, con particolare attenzione a come vengono stimolate tramite la psicomotricità e i percorsi psicomotori. Approfondiremo anche il legame tra capacità motorie, apprendimento logico-matematico e linguistico, dimostrando l’efficacia della psicomotricità come strumento educativo trasversale.
Prima di affrontare l’argomento delle capacità motorie e cognitive, è fondamentale definire il concetto stesso di capacità. In ambito motorio, la capacità rappresenta l’insieme dei requisiti di base che un individuo possiede per poter apprendere e realizzare un movimento o un compito. Le capacità hanno origine biologica e possono essere migliorate tramite l’esercizio e l’ambiente di apprendimento.
Caratteristiche principali delle capacità:
- Possono essere innate, ma migliorabili con la pratica fino a un limite soggettivo;
- Il corredo genetico stabilisce il numero e il potenziale di sviluppo delle capacità;
- L’ambiente e le esperienze motorie influenzano l’espressione e il perfezionamento delle capacità;
- Le capacità rappresentano la base su cui si costruiscono le abilità motorie;
- Ogni individuo manifesta un’abilità in modo differente, poiché ha un diverso profilo di capacità;
- L’importanza di una capacità cambia in relazione al compito da svolgere e al livello di sviluppo individuale.

Classificazione delle capacità nella psicomotricità
Le capacità psicomotorie si suddividono in due grandi categorie:
- Capacità motorie;
- Capacità cognitive.
Le capacità motorie si classificano in tre macroaree:
1. Capacità Coordinative: le capacità coordinative sono regolate dal Sistema Nervoso Centrale (SNC) e rappresentano l’efficienza con cui il cervello riceve stimoli dai recettori e genera risposte motorie appropriate. Si suddividono in:
Capacità Coordinative Generali:
- Apprendimento motorio: imparare nuovi schemi motori.
- Controllo motorio: gestire in modo cosciente o automatico il movimento.
- Adattamento e trasformazione: modificare e correggere un gesto motorio in tempo reale.
Capacità Coordinative Speciali:
- Orientamento spazio-temporale;
- Reazione agli stimoli;
- Anticipazione motoria;
- Fantasia motoria;
- Differenziazione spazio/temporale;
- Equilibrio statico e dinamico;
- Modulazione della forza;
- Ritmo;
- Combinazione e sincronizzazione dei movimenti.
2. Capacità Condizionali: sono fondate sull’efficienza energetica e strutturale del sistema muscolare e cardio-respiratorio. Comprendono:
- Forza: capacità di vincere una resistenza esterna.
- Resistenza: mantenere un’attività nel tempo senza cedere alla fatica.
- Resistenza alla velocità (8 – 45 sec.);
- Resistenza di breve durata (45 sec. – 2 min);
- Media durata (2 – 10 min);
- Lunga durata (>10 min, suddivisa in 3 sottocategorie).
- Velocità: capacità di eseguire movimenti nel minor tempo possibile (reazione, rapidità, frequenza).
3. Capacità Intermedie: comprendono la mobilità articolare, ovvero la possibilità di compiere movimenti ampi e controllati a livello articolare, sia in modo attivo che passivo.
Il ruolo della psicomotricità nello sviluppo delle capacità
La psicomotricità rappresenta un mezzo didattico privilegiato per sviluppare tutte le capacità sopra descritte. Attraverso percorsi psicomotori, i bambini acquisiscono consapevolezza del proprio corpo, migliorano il controllo motorio e sviluppano abilità trasversali utili anche per l’apprendimento scolastico.

Psicomotricità e logica matematica
Durante i percorsi psicomotori:
- I cerchi e palloni vengono usati per introdurre i concetti di insiemi;
- Gli attrezzi come coni e palle diventano strumenti per imparare forme geometriche;
- Si stimolano abilità cognitive complesse, come:
- Addizioni, sottrazioni, moltiplicazioni e divisioni (tramite giochi simbolici);
- Le proprietà associativa, distributiva e commutativa;
- Lo sviluppo del pensiero logico e spaziale.
Psicomotricità e apprendimento linguistico
La psicomotricità può essere integrata anche all’apprendimento linguistico. Ad esempio:
- In un circuito per bambini dell’infanzia si possono inserire comandi in lingua inglese:
- “Go” al via del percorso;
- Contare gli ostacoli in inglese durante il salto;
- Concludere con “The end”.
Questa integrazione stimola l’apprendimento multisensoriale e favorisce la memoria linguistica attraverso l’azione.
Conclusioni
I percorsi psicomotori rappresentano uno strumento didattico estremamente efficace per sviluppare capacità motorie, cognitive e di problem solving. Allenano il corpo e la mente in sinergia, migliorano l’attenzione, la concentrazione, la strategia e la capacità di apprendere. La loro applicazione è utile fin dalla prima infanzia e può proseguire anche nei contesti scolastici della primaria e secondaria come supporto all’apprendimento e all’inclusione.
Riferimenti Bibliografici
- De Lisa, R., et al. – La Psicomotricità Educativa. FrancoAngeli – 2020
- Le Boulch, J. – Vers une science du mouvement humain – 1987
- Schmidt, R. A., et al. – Motor Control and Learning: A Behavioral Emphasis. Human Kinetics – 2019