Prima di rispondere a questa domanda è importante definire il concetto di capacità. La capacità non è altro che possedere i requisiti di base per l’apprendimento e l’escursione. Le capacità possono essere:

  • Innate e migliorabili con la pratica fino al limite soggettivo;
  • Il numero di capacità è stabilito dal corredo genetico;
  • L’ambiente può influire sulle differenti espressioni sulle capacità;
  • Le capacità sottostanno alle abilità;
  • Un soggetto esprime un’abilità in modo differente da un altro, perché è dotato di capacità diverse;
  • L’importanza relativa di una capacità cambia a seconda del compito e del livello delle capacità stesse.

Le capacità correlate alla psicomotricità si distinguono in due grandi categorie:


  • Capacità motorie;
  • Capacità cognitive.

Le capacità motorie si distinguono in 3 macro aree:

-Capacità coordinative: esse sono capacità determinate da processi di organizzazione, controllo e regolazione del movimento, dipendono dalle capacità del SNC di ricevere la percezione dei recettori e di elaborare una risposta motoria. Le capacità coordinative a sua volta si distinguono in:

  • Generali: riguardano le capacità di:
    -Apprendimento motorio: è la capacità che permette ad un individuo di imparare nuovi movimenti
    -Controllo motorio: è la capacità di controllare il movimento a livello conscio e inconscio;
    -Adattamento e trasformazione: è la capacità di cambiare, correggere, trasformare e adattare il programma.
  • Speciali: che sono:
    -Capacità di orientamento: esprime la capacità di orientarsi nello spazio e nel tempo, permette di mantenere il giusto rapporto con il campo dell’azione e con i suoi riferimenti spaziali;
    -Capacità di reazione: corrisponde alla velocità con cui lo stimolo viene elaborato e trasmesso agli organi effettori;
    -Capacità di anticipazione: processo mentale di qualsiasi presupposto a qualsiasi atto motorio;
    -Capacità di fantasia motoria: esprime la capacità del soggetto di utilizzare le abilità immagazzinate nella memoria, anche combinandole fra di loro per raggiungere gli obiettivi desiderati;
    -Capacità di differenziazione spazio/temporale: capacità di stabilire variazioni spaziali e temporali del corpo in relazione ad un avversario;
    -Capacità di equilibrio: è una capacità legata alla funzionalità dell’apparato vestibolare rivolta al mantenimento della postura utile per realizzare un gesto;
    -Capacità di modulazione della forza: capacità di dosare l’entità della forza al fine di conseguire la massima efficacia del gesto;
    -Capacità di ritmo: è la capacità di comprendere un ritmo che proviene dall’esterno e riuscire a produrlo dal punto di vista motorio;
    -Capacità di combinazione: capacità di sincronizzare le azioni motorie.

-Capacità condizionali: che sono fondate sull’efficienza dei meccanismi energetici e sono:

  • Forza: la capacità dell’uomo di vincere una resistenza esterna e di opporsi con un impegno muscolare;
  • Resistenza: è la capacità di resistere alla fatica in lavori di lunga durata, si distinguono in:
    -Resistenza alla velocità: 8-10 secondi fino ai 45 secondi;
    -Resistenza di breve durata: da 45 secondi fino a 2 minuti;
    -Resistenza di media durata: da 2 minuti a 10 minuti;
    -Resistenza di lunga durata: che si compone di: (resistenza di lunga durata I: da 10 minuti a 35 minuti, resistenza di lunga durata II: dai 35 minuti ai 90 minuti, resistenza di lunga durata III: maggiore di 90 minuti);
  • Velocità: è definita come la capacità dell’atleta di compiere azioni motorie svolte in tempo minimo. Le componenti della velocità sono: (il tempo di reazione motoria, la rapidità del singolo movimento e la frequenza dei movimenti.

-Capacità intermedia: che comprende la mobilità articolare ovvero la capacità di compiere gesti con l’impiego dell’escursione articolare più ampia possibile sia in forma attiva che passiva.

La psicomotricità e soprattutto i percorsi psicomotori sviluppano tutte queste capacità motorie e non solo, anche, quelle cognitive facilitando i bambini nella comprensione di problemi matematici grazie allo sviluppo delle capacità logico-matematiche, che apprendono durante i circuiti psicomotori.
Grazie ai percorsi psicomotori possiamo insegnare ai bambini il concetto di insiemi (grazie ai cerchi e ai palloni), le forme geometriche ad esempio: il cono è un triangolo, la palla un cerchio ecc…
Non solo vengono interiorizzate, anche le proprietà associative, distributive e commutative, ma soprattutto vengono facilitati nell’acquisizione di addizioni, sottrazioni, moltiplicazioni e divisioni.

La psicomotricità è anche essenziale per imparare l’inglese per esempio nei bambini dell’infanzia si può presentare un circuito propedeutico mettendo dei delimitatori iniziali in modo tale che loro dicono via in inglese “go”, inserendo 6 ostacoli e ogni volta che i bambini saltano gli ostacoli devono contare in inglese e appena terminato il percorso, devono dire “the end”.
Emerge che i percorsi psicomotori e la psicomotricità sono di fondamentale importanza, in quanto migliorano non solo le capacità motorie, ma anche quelle cognitive, acquisendo le capacità di concentrazione, di elaborazione, di apprendimento e di strategia per arrivare alla soluzione (problem solving).

A cura di
Dott.ssa Maria Cugliari

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