Ipertensione arteriosa: l’attività fisica può tenerla sotto controllo

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Ipertensione arteriosa: cause, rischi, valori e benefici dell’attività fisica per la salute del cuore

L’ipertensione arteriosa è uno dei problemi più comuni e sottovalutati della nostra epoca. Spesso silenziosa e priva di sintomi evidenti, può rappresentare un serio pericolo per la salute cardiovascolare se trascurata. In questo articolo scoprirai che cos’è l’ipertensione, quali sono le sue cause principali, quali rischi comporta e, soprattutto, come uno stile di vita attivo e l’esercizio fisico regolare possono diventare strumenti fondamentali per prevenirla e controllarla.

Cos’è l’ipertensione arteriosa?

Quante volte hai sentito parlare di ipertensione? Magari dal medico, o in una pubblicità. Ma sai davvero di cosa si tratta? L’ipertensione arteriosa è una condizione caratterizzata da una pressione del sangue elevata nelle arterie, ovvero da una forza eccessiva con cui il sangue viene pompato dal cuore e scorre nei vasi sanguigni.

Non si tratta propriamente di una malattia, ma piuttosto di un fattore di rischio molto importante per l’insorgenza di patologie gravi come l’ictus, l’infarto del miocardio, l’insufficienza renale e lo scompenso cardiaco. Ecco perché è fondamentale riconoscerla, prevenirla e gestirla in modo efficace.

Quali sono i valori pressori da tenere sotto controllo?

La pressione arteriosa viene misurata in millimetri di mercurio (mmHg) e si compone di due valori:

  • Pressione sistolica: è la massima pressione registrata quando il cuore si contrae e pompa il sangue;
  • Pressione diastolica: è la pressione minima, rilevata quando il cuore si rilassa tra due battiti.

Secondo il Joint National Committee on High Blood Pressure, i valori si classificano così:

CategoriaPressione Sist. (mmHg)Pressione Diast. (mmHg)
Normale< 120< 80
Pre-ipertensione120 – 13980 – 89
Ipertensione Stadio 1140 – 15990 – 99
Ipertensione Stadio 2≥ 160≥ 100

Con il passare degli anni, è fisiologico che la pressione tenda ad aumentare, soprattutto quella sistolica, a causa della rigidità crescente delle arterie. Tuttavia, il problema può insorgere anche in età giovanile, spesso senza che ci si accorga.

Cause e fattori di rischio

La forma più comune è l’ipertensione essenziale o idiopatica, ovvero quella che non ha una causa diretta, ma è influenzata da una combinazione di fattori:

Esiste anche una forma detta ipertensione secondaria, che è invece causata da patologie specifiche come:

  • Sindrome di Cushing (eccesso di cortisolo);
  • Malattie renali;
  • Disturbi endocrini;
  • Uso prolungato di farmaci corticosteroidi.

Se la causa scatenante viene eliminata, la pressione arteriosa può tornare a livelli normali.

Quali sono i rischi dell’ipertensione non trattata?

Un cuore costretto a lavorare contro una pressione eccessiva è sottoposto a sforzi superiori alla norma, con il rischio di ingrossarsi e perdere efficienza. Inoltre, le arterie diventano meno elastiche e più soggette a danni, con conseguenze anche gravi. L’ipertensione è infatti uno dei principali fattori di rischio per:

  • Infarto del miocardio;
  • Ictus cerebrale;
  • Scompenso cardiaco;
  • Aneurismi;
  • Compromissione della funzione renale.

La pressione può anche variare nel corso della giornata: è più alta al mattino, cala leggermente durante il giorno, per poi aumentare nuovamente alla sera. Durante il sonno scende ai livelli più bassi. Anche il freddo, lo stress e l’attività fisica intensa la possono far salire temporaneamente.

Attività fisica e ipertensione: perché fa bene

Ti sei mai chiesto se un soggetto iperteso può praticare attività fisica? La risposta è assolutamente sì, e non solo è possibile, ma è fortemente raccomandato.

Numerosi studi dimostrano che l’esercizio fisico, in particolare di tipo aerobico, contribuisce ad abbassare la pressione arteriosa e la frequenza cardiaca, grazie a una riduzione del tono del sistema nervoso simpatico e a un miglioramento della funzionalità dei vasi sanguigni.

Tra i principali effetti positivi dell’attività fisica ci sono:

  • Riduzione della resistenza periferica vascolare;
  • Diminuzione del grasso corporeo;
  • Miglioramento della sensibilità all’insulina;
  • Controllo del glucosio ematico;
  • Minore rigidità arteriosa;
  • Migliore capacità del cuore di adattarsi allo sforzo.

Linee guida per l’esercizio fisico in soggetti ipertesi

Per ottenere benefici tangibili, le principali linee guida suggeriscono di svolgere 3 o 4 sessioni settimanali di attività fisica, della durata di 30-45 minuti ciascuna, a un’intensità moderata, pari al 50-70% della capacità massima di carico.

Le attività più indicate includono:

È importante che il programma di allenamento sia progressivo, individualizzato e monitorato, soprattutto nei soggetti con ipertensione grave o in terapia farmacologica. La supervisione di un laureato in Scienze Motorie o di un medico dello sport può fare la differenza per impostare correttamente il piano.

Conclusioni

L’ipertensione arteriosa è un nemico silenzioso ma potenzialmente pericoloso. Non si manifesta con sintomi evidenti, ma può compromettere gravemente la salute del cuore e dei vasi se non viene gestita. Per fortuna, uno stile di vita sano e l’attività fisica regolare rappresentano un’arma efficace e naturale per tenerla sotto controllo.

Camminare ogni giorno, mantenere un peso sano, mangiare con moderazione e scegliere di muoversi sono scelte semplici che fanno la differenza. E se hai dubbi, non esitare a confrontarti con un professionista sanitario o con un chinesiologo qualificato.

Riferimenti Bibliografici

  • American Heart AssociationManaging High Blood Pressure with Lifestyle Changes – 2023
  • Cornelissen, V. A., et al.Exercise training for blood pressure: a systematic review and meta-analysis. Journal of the American Heart Association – 2013

A cura di
Dott. Gianmaria Celia

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